È stato sanzionato per aver violato il coprifuoco senza un giustificato motivo, ma la multa è stata annullata dopo il ricorso.
“Le libertà costituzionali non possono essere compresse o limitate”.
Una decisione che, in tempo di emergenza sanitaria e serrati controlli anti-covid, riaccende i riflettori sulla delicata questione delle restrizioni alla libertà personale dei cittadini costituzionalmente garantiti.
I fatti risalgono al 28 febbraio scorso quando un 54enne residente a Celano è stato fermato e multato dai carabinieri di Sulmona poco prima delle 2 di notte, dunque oltre l’orario consentito, senza una giustificazione valida.
All’uomo, quindi, viene elevata una sanzione di 533,33 euro. Il 54enne ha però deciso di rivolgersi al suo avvocato di fiducia e presentare ricorso sollevando “una violazione dei diritti costituzionalmente garantiti”.
Ricorso che alla fine ha portato all’archiviazione da parte della prefettura del verbale.
“Al momento non abbiamo le motivazioni per le quali il ricorso è stato accolto e di conseguenza la multa annullata – spiega a Info Media News il legale dell’uomo, Lucio Cotturone, avvocato del foro di Celano -L’autorità prefettizia per annullarlo ha dovuto prendere atto e contezza del perimetro tracciato dal nostro ricorso. Un ricorso impostato esclusivamente sui principi costituzionali e sulla violazione delle libertà personali, di circolazione e movimento”, aggiunge.
“Il nostro ricorso si muove su queste doglianze, siamo molto soddisfatti che siano state accolte le nostre ragioni: non abbiamo avanzato motivi rispetto a giustificazioni di salute o altro, ma abbiamo contestato la repressione troppo severa delle libertà fondamentali indicate nella nostra Carta costituzionale”, sottolinea Cotturone.
“Eravamo comunque pronti a ricorrere anche davanti al giudice: stiamo parlando di una norma eccessiva e in contrasto con norme costituzionale e il tempo ci darà ragione”, conclude l’avvocato.