Nei giorni scorsi, i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Balsorano hanno deferito all’Autorità Giudiziaria presso il Tribunale di Avezzano, per incendio boschivo colposo, G.G. di anni 51, residente a Balsorano, proprietario di un fondo da cui si è propagato un incendio.
L’evento si è verificato lo scorso 25 agosto quando le fiamme originate dai carboni non spenti del falò utilizzato per far bollire le bottiglie con la passata di pomodoro, si sono propagate nei terreni incolti limitrofi al fondo e particolarmente aridi, fino ad interessare un bosco di latifoglie.
L’incendio è stato spento grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile ed ha interessato una superficie di circa 5000 mq.
I Carabinieri Forestali del Nucleo di Balsorano intervenuti sull’incendio, a seguito di opportune indagini previste nel protocollo del Metodo delle Evidenze Fisiche, hanno acquisito fonti di prova e individuato il presunto colpevole del reato previsto dal Codice Penale all’art. all’art.423 bis (incendio boschivo). Il Codice Penale per questo reato prevede la reclusione da uno a cinque anni e, se cagionato per colpa, il risarcimento dei danni causati che attengono sia alla distruzione materiale dei beni che ai costi di ripristino dei luoghi, nonché alle spese sostenute per spegnere l’incendio (impiego del personale e dei mezzi aerei).
Va sottolineato che la gran parte degli incendi è provocata da comportamenti colposi, quali abbruciamento di residui vegetali/ripuliture o l’emissione di scintille da parte di mezzi meccanici agricoli o utensili. La prontezza della segnalazione di un principio di incendio al numero di emergenza 112, da parte dei cittadini, può essere determinante per contrastare e ridurre i danni da incendio boschivo.