L’incendio di Monte Pettino, sul fronte aquilano, dopo la fase fortemente evolutiva dei primi giorni in cui si sono evidenziate tipologie d’incendio di chioma radente, si è trasformato, a causa dell’orografia tormentata e della forte presenza di necromassa, in un incendio prevalentemente sotterraneo.
Questo è quanto comunicato dai Vigili del Fuoco, operativi da diversi giorni sul rogo, che ha avuto potenza devastante.
In questa tipologia d’incendi, caratterizzati dalla combustione di radici e del primo strato di suolo costituito da materiale organico, la propagazione è lenta, vi è assenza di fiamma e il fumo indica gli strati più prossimi alla superficie in combustione.
Può durare diversi giorni, avanzare nel sottosuolo per ricomparire in zone non bruciate e rialimentare tipologie d’incendio più rapide e visibili.
Seguiranno aggiornamenti dal fronte.