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Inchiesta tragedia Rigopiano: oggi l’interrogatorio all’ex prefetto di Pescara Provolo

«Abbiamo dato tutti i chiarimenti necessari, anche attraverso la produzione di documentazione che non era in possesso della Procura e che a nostro avviso chiarisce in modo definitivo la piena correttezza dell’operato del prefetto». Così l’avvocato Giandomenico Caiazza al termine dell’interrogatorio, durato oltre due ore, dell’ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo, ascoltato in Procura a Pescara, dal procuratore Massimiliano Serpi e dal pm Andrea Papalia, nell’ambito dell’inchiesta sulla tragedia dell’hotel Rigopiano travolto da una valanga lo scorso 18 gennaio con la morte di 29 persone. Con l’interrogatorio dell’ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo, è iniziata questa mattina, nella Procura della città adriatica, la sfilata dei 23 indagati, per i reati di omicidio colposo e lesioni plurime colpose, in relazione al disastro dell’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), avvenuto il 18 gennaio scorso e costato la vita a 29 persone.

 

Oggi erano in programma gli interrogatori dell’ex prefetto, del capo di gabinetto Leonardo Bianco e della coordinatrice della sala operativa Ida De Cesaris, accusati di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime poiché – a giudizio del procuratore Massimiliano Serpi e del pm Andrea Papalia, che hanno firmato gli avvisi di garanzia – il Centro coordinamento soccorsi fu attivato in ritardo, soltanto dopo le 12 del 18 gennaio, dunque poche ore prima della valanga, nonostante l’allerta meteo in atto da giorni e nonostante una convenzione con la Provincia di Pescara prevedesse l’utilizzazione comune di una sala operativa.

 

Soltanto Provolo, assistito dagli avvocati Giandomenico Caiazza e Sergio Della Rocca, e Bianco, assistito dall’avvocato Arturo Messere, hanno accettato di rispondere alle domande dei magistrati, mentre De Cesaris, assistita dall’avvocato Augusto La Morgia, ha scelto di non rilasciare dichiarazioni, se non dopo avere approfondito adeguatamente le carte. Gli interrogatori riprenderanno mercoledì 13 dicembre, quando saranno ascoltati Paolo D’Incecco, dirigente del settore Viabilità e referente di Protezione civile della Provincia di Pescara; Mauro Di Blasio, responsabile degli stessi servizi; Giulio Honorati, comandante della Polizia provinciale di Pescara; Tino Chiappino, tecnico reperibile secondo il piano di reperibilità provinciale.

 

Non ci sarà, invece, il presidente della Provincia, Antonio Di Marco, che ha già preannunciato, tramite i suoi legali, di non essere intenzionato a comparire davanti ai magistrati. Giovedì 14 dicembre sarà la volta del sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, dell’ex sindaco Massimiliano Giancaterino e dei tecnici comunali Luciano Sbaraglia e Enrico Colangeli, indagati anche per crollo colposo, in relazione all’attività omissiva che si riferisce alla mancata adozione del nuovo piano regolatore generale del Comune di Farindola.

 

Nello stesso filone è indagato anche l’ex sindaco Antonio De Vico, che però sarà ascoltato il 19 dicembre. Sempre martedì 19 dicembre saranno interrogati i dirigenti regionali Pierluigi Caputi, Carlo Giovani, Vittorio Di Biase, Emidio Primavera e Sabatino Belmaggio, indagati per la mancata realizzazione della Carta per il pericolo delle valanghe. Mercoledì 20 dicembre, infine, compariranno davanti ai magistrati Marco Paolo Del Rosso, l’imprenditore che chiese l’autorizzazione a costruire il resort, e Antonio Sorgi, direttore della Direzione parchi territorio ambiente della Regione Abruzzo, indagati anche per abuso e falso ideologico, insieme al tecnico comunale Colangeli, in relazione al permesso rilasciato nel 2006 per la ristrutturazione del complesso alberghiero. Insieme a loro saranno interrogati anche Bruno Di Tommaso, amministratore unico della società Gran Sasso Resort & Spa Srl; Andrea Marrone, consulente incaricato da Di Tommaso per adempiere le prescrizioni in materia di prevenzione infortuni; e Giuseppe Gatto, il tecnico che ha redatto la relazione allegata alla richiesta dalla società.

 

 

Fonte: ANSA

 

Foto di: today.it

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