E-book e libro cartaceo, non contrapposti, ma i due strumenti per favorire lo sviluppo e la trasmissione della cultura.
Pomeriggio interessante e formativo, oggi venerdì 23 giugno, nella “Sala Irti” di Avezzano dove si è tenuto un incontro su questo fondamentale argomento con il presidente del Tar Abruzzo, Germana Panzironi.
L’evento si è tenuto in occasione della inaugurazione dei fondi librari donati dagli eredi dei professori Marcello Foschini e Salvatore Pescatore, collezione preziosa e completa di testi giuridici rarissimi e di grande rilevanza.
Il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, ha portato il saluto della città e, ringraziando gli eredi dei due eminenti professori, ha sottolineato: “In alcuni passaggi della storia, taluni hanno cercato di distruggere i libri come simbolo della trasmissibilità alle persone di cultura e valori. E infatti – ha detto il sindaco – il libro, soprattutto cartaceo, ha proprio quella funzione. Il libro trasmette cultura e sapere, dona consapevolezza, il libro accompagna la vita di ognuno di noi e il libro – ha concluso – resta e si tramanda nel tempo”.
La dottoressa Panzironi ha iniziato il suo intervento citando alcune parti del libro “Non sperate di liberarvi dei libri” di Umberto Eco e Jean-Claude Carrière, nelle quali si poneva l’accento proprio su come il libro cartaceo abbia una materialità che consente di far parte dell’individualità e dell’umanità di una persona, come entri a far parte delle abitudini e del-la quotidianità di un uomo.
Il presidente del Tar Abruzzo, poi, ha fatto una carrellata sugli aspetti squisitamente giuri-dici che la rivoluzione della Rete ha portato nell’editoria, soprattutto nel mondo del libro.
Primo fra tutti i problemi la tutela del diritto d’autore. “La velocità di sviluppo e la diffusio-ne che internet e il web hanno impresso alla espansione dell’e-book, hanno messo in crisi i sistemi tradizionali.
Tanto è vero – ha affermato Panzironi – che la giurisprudenza arranca a stare al passo con i cambiamenti che internet impone. Per far fonte a questo grande problema, che poi è la protezione delle attività frutto dell’ingegno dell’uomo, si è ricorso a sistemi tecnologici, come il Drm e il Blockchain, due meccanismi nati per impedire di poter disporre di un e-book, in questo caso, su più dispositivi o che ne impediscono la copiatura e la trasmissibilità. Sul lato amministrativo, è importante il ruolo dell’Agcom che, a fronte di segnalazioni e ricorsi, può imporre provvedimenti e agire in caso di inadempimento”.
Il presidente, poi, ha illustrato i vantaggi dell’e-book, come la versatilità per la lettura in condizioni, momenti e ambienti diversi e, soprattutto, “la possibilità di utilizzarlo, essendo l’Italia un paese dove si legge poco – ha detto -, come strumento per avvicinare alla lettura, al libro e alla cultura, le nuove generazioni nate in piena era digitale. Resta il fatto – ha concluso la dottoressa Germana Panzironi – che un libro è trasmissibile, cosa che non è possibile fare con gli e-book. Lasciare in eredità un libro o, come in questo caso, una serie di libri, significa lasciare in eredità una testimonianza dell’umanità e dell’individualità che invece, in questi tempi, viene in qualche modo troppo compressa da queste nuove tecnologie”.
A conclusione dell’incontro, quindi, il presidente del Consiglio comunale di Avezzano, Fabrizio Ridolfi, ha ringraziato e salutato gli eredi dei professori Marcello Foschini e Salvatore Pescatore per la preziosa donazione e il presidente del Tar Abruzzo, Germana Panzironi, per l’interessante intervento su un argomento così importante per la vita di ogni individuo.