“In collaborazione con le Asl stiamo predisponendo una strategia di potenziamento dei punti di somministrazione vaccinale, che fa seguito anche all’accordo con i medici di medicina generale. Figure che in un territorio complesso come quello dell’Abruzzo, diventano centrali per il buon andamento della campagna, soprattutto nei centri più piccoli, dove gli spostamenti sono più difficoltosi”.
Lo rimarca l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, che precisa che oltre alle 7 sedi “hub” (dove vengono anche stoccati i vaccini), sono già state individuate 96 sedi vaccinali “spoke” (10 nella Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 19 nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 20 nella Asl di Pescara e 47 nella Asl di Teramo).
“Si tratta – continua l’assessore – di sedi sparse su tutti i territori, in gran parte messe a disposizione dai sindaci, che fin che fin dall’inizio hanno collaborato fattivamente all’organizzazione della campagna vaccinale. Stiamo anche verificando la possibilità di aprire dei drive through per le vaccinazioni, sul modello di quanto già sperimentato con i tamponi”.
Domani il referente sanitario regionale per le vaccinazioni Maurizio Brucchi e il direttore dell’Agenzia della Protezione Civile regionale Mauro Casinghini, inizieranno i sopralluoghi nelle diverse province per la definizione dei “bacini omogenei”, sia dal punto di vista della popolazione, sia dal punto di vista delle caratteristiche orografiche del territorio. Un sistema che permetterà di chiarire con precisione l’afferenza di ogni residente a un centro vaccinale ben preciso.
“Stiamo dunque mettendo a punto una macchina ben organizzata e diffusa sul territorio- conclude l’assessore – che ci consentirà di essere pronti ad affrontare con efficacia anche le successive fasi della campagna vaccinale, che coinvolgeranno numeri sempre più alti di cittadini”.