Sebbene ci lasciamo alle spalle un Natale insolito, non si sono persi i valori della festività più sentita dell’anno, tra cui quello del presepe che continua a infondere speranza e coraggio. Al presepe di questo Natale 2020 si è aggiunto un nuovo personaggio che nei mesi scorsi si è contraddistinto ancora di più per l’impegno e la determinazione impiegati nel salvare la vita delle persone colpite dal Covid – 19.
La nuova statuina del presepe non poteva che essere l’infermiera, una figura che in questo 2020 è stata di riferimento per migliaia di persone. Nell’ambito dell’iniziativa pluriennale “Il futuro del presepe: comunità e nuovi mestieri” promossa da Confartigianato e Coldiretti di concerto con la Fondazione Symbola, è stata consegnata ai Vescovi delle province italiane la statuina dell’anno, appunto, l’infermiera, con la volontà di rendere omaggio attraverso l’arte e il valore artigiano di eccellenza al mestiere di questo 2020. L’iniziativa vuole essere un inno alla vita, quella delle persone guarite, salvate dall’abnegazione e dalla dedizione di tutti gli operatori sanitari.
A questo scopo, lo scorso 23 dicembre il presidente di Confartigianato Imprese Avezzano Lorenzo Angelone ha consegnato a Mons. Michele Fusco, Vescovo di Sulmona – Valva, la statuina dell’infermiera realizzata artigianalmente dalla prestigiosa bottega d’arte presepiale napoletana “La Scarabattola” dei Fratelli Scuotto che è entrata a corredo del presepe allestito dalla Diocesi.
Questa è solo la prima di una serie di iniziative annuali che Confartigianato, Coldiretti e Fondazione Symbola hanno avviato per valorizzare la tradizione del presepe e del mestiere artigiano.