Scende l’inflazione ma salgono i prezzi della spesa per le famiglie abruzzesi. È quanto emerge da uno studio di Coldiretti sulla base dei dati Istat per il mese di marzo, che evidenziano un livello di inflazione in Italia pari al 7,7% (in calo rispetto ai mesi precedenti) e al 6,6% a livello regionale.
Secondo quanto stimato dalle associazioni di categoria dunque il carrello in Abruzzo peserà il 12,7% in più.
Nonostante i prezzi dei Beni alimentari restino stabili complessivamente (a +12,9%), scendendo nel dettaglio le singole componenti dell’insieme si comportano in modo tra loro tendenzialmente opposto, con una accelerazione sui prezzi degli Alimentari non lavorati (da +8,7% a +9,3%) e un lieve rallentamento di quelli lavorati (da +15,5% a +15,3%).
Particolarmente interessati dal rincaro sono i vegetali freschi, il cui prezzo è lievitato del 9,4% a causa soprattutto dell’aumento dei costi di produzione e dei cambiamenti climatici.
Dunque, per far fronte alle criticità segnalate anche dalle famiglie abruzzesi i diversi Comuni stanno correndo ai ripari mettendo in campo misure che siano in grado di alleggerire l’aumento del costo della spesa delle famiglie più in difficoltà.
Ad Avezzano per esempio un aiuto più concreto per i nuclei economicamente fragili arriva dal “bonus spesa”, già utilizzato negli anni passati. Il vicesindaco Domenico Di Berardino, che detiene la delega al sociale, ha recentemente annunciato che la misura sarà ripresa anche nei prossimi mesi.
“L’amministrazione – ha detto Di Berardino- vuole essere vigile anche su questo fronte, non solo quindi sull’aspetto degli investimenti per le strutture, ma anche e soprattutto su quello sociale”.
LMM