“Non sottovaluto il rapporto con l’altra sponda dell’Adriatico, ma vorrei spostare l’asse su un’altra priorità. Il problema della sponda adriatica è che ha difficoltà ad avere rapporti con la sponda tirrenica. Gli Appennini, catena che qui sembra insuperabile, al Centro-Nord non hanno impedito la realizzazione dell’alta velocità e dell’autostrada. Da Pescara a Roma ci vogliono 3 ore e 22 </strong>minuti in treno, L’Aquila è l’unico capoluogo di regione senza un collegamento diretto con la capitale pur stando a 100 km. Questo è inaccettabile”.
Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, intervenendo al forum Verso sud organizzato a Sorrento (Napoli) da The European House – Ambrosetti.
“Questo è il tema che – ha continuato – credo debba diventare il cuore del ragionamento della crescita del Paese tutto intero, non solo dell’Abruzzo o del Sud. La carenza infrastrutturale è la vera zavorra che impedisce la crescita. Fa bene Occhiuto a lavorare ferocemente sulla crescita del porto di Gioia Tauro, noi poi dobbiamo sapere le conseguenze e le correlazioni che ci coinvolgono nella crescita di Gioia Tauro. Se lì scaricasse il triplo delle merci, e la potenzialità esiste, il problema è se poi quelle merci restano sulla banchina perché non c’è la ferrovia e non ci sono le connessioni. La ferrovia tirrenica è oberata del traffico passeggeri e l’indirizzo strategico è poi trasferire questo traffico merci da Gioia Tauro verso Taranto, Bari e la costa adriatica”.
“C’è una previsione di crescita importante ma questo pone un problema perché oggi la linea adriatica della ferrovia è assolutamente incapace di sopportare questo peso e se lo facesse sarebbe a caro prezzo, perché – ha concluso Marsilio – tolta la Costa dei Trabocchi dove abbiamo arretrato la ferrovia, il resto da Pescara in su e in particolare sulla costa marchigiana e nel nord dell’Abruzzo il treno passa dentro le città turistiche”.