“I risultati sono già molto incoraggianti, nonostante siamo all’inizio di questa avventura, con molte visite e in progressiva crescita, in entrambi i nuovi ambulatori aperti a fine marzo a Teramo e Pescara. Ma quel che più ci ha stupito è che i pazienti sono già molto informati sulla tipologia di prestazioni e della loro qualità, sulle tecnologie adottate alla Ini di Canistro”.
Lo afferma Fernando Marcucci, primario di ortopedia e medico chirurgo, in forza alla Ini di Canistro, in provincia dell’Aquila, struttura convenzionata con il sistema sanitario nazionale nella monospecialistica in ortopedia, dell’omonimo Gruppo nazionale. Una realtà sanitaria che da oltre 70 anni opera in Abruzzo, Lazio e nel centro-sud Italia, con 10 strutture, oltre 1.200 posti letto e circa 2mila dipendenti.
Marcucci traccia un primo bilancio del progetto di “ortopedia diffusa”, messo in campo dalla Ini con l’entrata in funzione dei primi due ambulatori, il 21 marzo a Mosciano Sant’Angelo, in provincia di Teramo, presso il Poliambulatorio Adriatico di viale della Pace 61, e il 28 marzo a Pescara, presso lo Sports Medical in viale Marconi 268. Ulteriori aperture saranno quelle dell’Aquila e di Lanciano. A ritmo di tre giornate al mese, intanto a Pescara e Teramo le visite sono state programmate fino a dicembre 2025.
L’obiettivo della Casa di cura di Canistro è infatti quello di consentire ai cittadini di tutto il territorio regionale di poter essere visitate in prossimità dei luoghi di residenza, dalle equipe del professor Marcucci, e del medico ortopedico e traumatologo Domenico Calisse, e di offrire un accesso più agevole a visite specialistiche e trattamenti ortopedici di alta qualità, con la possibilità di essere operati in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale.
Spiega ancora il professor Marcucci: “significativo è l’esempio di un paziente che è venuto a visitarsi nell’ambulatorio di Pescara, affetto da una patologia rara che riguarda le cartilagini e che lo sta costringendo, malgrado la giovanissima età, a dover applicare protesi a tutti i distretti corporei. Affronteremo il problema con una protesi di gomito e una protesi di caviglia a piatto mobile, che pochissimi utilizzano in Italia, e che garantisce straordinari risultati”.
Per il resto, prosegue Marcucci, “oggi non è più come una volta, i pazienti vengono già avendo scelto il professionista adatto per le loro problematiche e patologie, della spalla, del ginocchio, dell’anca. Hanno già contezza delle nostre capacità chirurgiche, dei curriculum dei medici della Ini, della tipologia e del livello delle nostre prestazioni, che spaziano a 360 gradi dalla medicina dello sport alla chirurgia di revisione, agli impianti in titanio tridimensionale. E questo ci riempie di orgoglio”.
Parallelamente a Canistro, anticipa Marcucci, “la proprietà ha deciso di investire ulteriormente sulla diagnostica ed è già arrivata una nuova risonanza in alto campo, stiamo rinnovando anche la radiologia, il laboratorio di analisi, presto avremo anche nuovi studi, stiamo lavorando per ampliare anche il blocco operatorio. Investimenti che ci consentiranno ancor di più di attrarre pazienti da altre regioni, incrementando già un importante saldo positivo della mobilità attiva, e nello stesso tempo di impedire che i cittadini abruzzesi debbano andare a curarsi altrove, visto che nel loro territorio c’è una realtà, la Ini, che garantisce prestazioni d’eccellenza e di nicchia”.
A questo link in calendario delle visite: https://gruppoini.it/ini-canistro/ambulatorio-ortopedia-abruzzo/
Comunicato stampa