“Il successo di ‘Ortopedici in Piazza’ ci induce ora a proporre nuove iniziative in altre città: a Canistro prima, ad Avezzano poi, abbiamo effettuato oltre 150 visite, a pieno ritmo, per tutta la giornata, sono state diagnosticate patologie su cui ora si potrà intervenire tempestivamente, a conferma di quanto è importante la prevenzione”.
È il dottor Fernando Marcucci, primario di ortopedia e medico chirurgo, a tracciare il bilancio di “Ortopedici in piazza”, iniziativa messa in campo dalla Clinica Ini di Canistro, in provincia dell’Aquila, per la prevenzione delle patologie osteoarticolari al ginocchio, anca, spalla, piede, gomito e colonna.
Due gli appuntamenti proposti, il 20 settembre nella stessa Canistro in piazza del Municipio, e sabato scorso 27 settembre in piazza Risorgimento ad Avezzano.
A visitare i pazienti, gratuitamente e senza necessità di prenotazione, dentro ambulatori mobili, le equipe mediche guidate oltre che da Marcucci, da Domenico Calisse, ortopedico e traumatologo, in forze alla clinica convenzionata nella mono specialistica in ortopedia e traumatologia con il sistema sanitario nazionale, con 30 posti letto, facente parte del gruppo nazionale Ini, da oltre 70 anni operante in Abruzzo, Lazio e nel centro-sud Italia, con dieci strutture sanitarie, oltre 1.200 posti letto e circa 2mila dipendenti.
Aggiunge Marcucci: “decideremo a breve nuove tappe e iniziative analoghe: per la Ini è infatti determinate consentire ai cittadini di poter essere visitati in prossimità dei luoghi di residenza, offrendo un accesso più agevole a visite specialistiche e trattamenti ortopedici di alta qualità, con la possibilità di essere operati in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il dottor Calisse, “Ogni anno effettuiamo 2.500 interventi, numero notevole rispetto alle medie italiane, di chirurgia vertebrale, protesica, artroscopia e traumatologica, con una evoluzione costante delle tecniche chirurgiche, come pure nell’utilizzo dei materiali. Il dato ancor più significativo è che del totale dei pazienti 1.500 arriva da altre regioni, e diamo così un importante contributo alla mobilità attiva sanitaria. Mentre, al contrario, anche con iniziative come quella di ‘Ortopedici in piazza’, facciamo comprendere ai pazienti abruzzesi che non è necessario andare fuori regione per ottenere cure di eccellenza”.
Comunicato stampa