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Innocenzi: “Coltivo sogno di battere Meloni”

"A quattro slogan rispondiamo con la scelta del territorio"

“Il centrodestra in fondo ci ha fatto un regalo a candidare Giorgia Meloni qui a L’Aquila e a Teramo: ora tutti potranno apprezzare la differenza tra i suoi quattro slogan , le ricette semplicistiche, rispetto invece a chi non da oggi si nutre dei problemi, dei bisogni, delle proposte di cittadine e cittadini, tra chi viene qui una tantum a fare un comizio, e chi invece come stasera lascia il microfono e dà voce ai giovani che qui vivono, lavorano, coltivano sogni. E anche io voglio tra una settimana realizzare un sogno, battere Giorgia Meloni”.

In un gremito auditorium dell’Ance ha così esordito Rita Innocenzi, candidata indipendente del Pd al collegio uninominale della Camera L’Aquila-Teramo, per la coalizione “Italia Democratica e Progressista”, alle elezioni politiche del 25 settembre, che ha inteso, ad una settimana dal voto chiamare a raccolta i suoi sostenitori, per la volata finale di una sfida che la vede contrapposta in primis alla candidata del centrodestra, la leader nazionale di Fratelli d’Italia Meloni.

Al fianco di Rita Innocenzi persone impegnate sul territorio, espressione della società civile, nel lavoro e nel sociale, come Francesca Maria Dos Reis, operatrice sociosanitaria, Valeria Gallese, imprenditrice della lana, llaria Rosa, docente e impegnata in un collettivo transfemminista, Alessandro Tettamanti , giornalista e attivista, Domenico Capanna, animatore del presidio socio-educativo Punto luce e Lorenzo Di Pasquale, ingegnere e musicista.

Hanno portato il loro saluto in collegamento streaming il senatore Luciano D’Alfonso, candidato al proporzionale alla Camera, e Michele Fina, segretario regionale del Pd e candidato al proporzionale al Senato.

“Fratelli d’Italia di fatto vuole toglierci una rappresentanza parlamentare – ha attaccato Innocenzi -, per omaggiare la sua leader nazionale. Nostro unico slogan è invece la scelta del territorio: chi va in parlamento ha l’onere di rappresentare quelle istanze che il territorio esprime in termini di giustizia sociale, lavoro dignitoso, servizi accessibili e funzionanti, opportunità per le nuove generazioni, buona sanità, attenzione delle aree interne, diritti civili e di genere. Nulla si fa con quattro slogan, nulla si fa con candidati paracadutati, e non questa è la nostra idea di politica e di democrazia”.

Innocenzi ha poi sottolineato l’importanza di guardare al mondo con gli occhi del lavoro: “faccio solo un esempio: nella pandemia c’è stato il boom dei riders , che portavano a domicilio anche oggetti futili, non necessari, ad ogni ora del giorno e della notte. Ecco, occorre sempre chiedersi quanto guadagna quel rider, per quante ore di lavoro, a quali condizioni. Questo sguardo è la premessa per una politica degna di questo nome, che deve dare risposte concrete al diritto ad un lavoro dignitoso, sicuro, e ben retribuito. Non a caso uno dei punti centrali del programma della coalizione con cui mi candido è quello del salario minimo garantito. Il centrodestra, nel suo programma non offre nessuna risposta in tal senso”.

A seguire Innocenzi ha lasciato la parola ai suoi ospiti, rappresentanti del mondo del lavoro, della giovani e imprenditoria, dell’attivismo e del volontariato a L’Aquila e provincia.

Francesca Maria Dos Reis, operatrice socio sanitaria, si è detta “orgogliosa del mio lavoro, le persone anziane vanno trattate con rispetto ed amore. Ma vivo anche forti difficoltà per i pagamenti, nelle cooperative sociali sono diffusi contratti part time anche se facciamo tante ore”. 

A seguire l’imprenditrice Valeria Gallese, “sono di Avezzano, mi sono innamorata di queste montagne, ho voluto puntare su una materia prima preziosa, la lana, che aveva man mano perso valore. L’inizio non è stato facile, ma ora la mia impresa ha moltiplicato per 20 la capacità di raccolta, fino a 10mila chili. Abito a Barisciano, ho una piccola bottega a Santo Stefano di Sessanio. Ho assunto una dipendente, e per me è un motivo di grande orgoglio”. 

Ilaria Rosa, docente scienze naturali ha raccontato la sua esperienza di attivista di un collettivo transfemminista: “ci occupiamo di contrasto alla violenza di genere, combattiamo gli stereotipi, in una regione in cui viene attaccato il diritto all’aborto, si approvano mozioni, come al comune di Pescara, che prevedono la piantumazione di alberi per ogni figlio mai nato, dove c’è un record di medici obiettori di coscienza, che impediscono alle donne di godere di un loro diritto, quello all’aborto, previsto dalla legge”.

Alessandro Tettamanti ha riassunto l’esperienza della squadra di calcio multietnica United dell’Aquila, “esperienza bellissima che conferma come lo sport può favorire l’integrazione e abbattere i confini, in una città dove durante la pandemia il Comune del sindaco di Fratelli d’Italia Pierluigi Biondi, ha negato pacchi alimentari agli extracomunitari, e ci è voluto un ricorso al Tar per imporre un passo indietro”.

È la volta di Lorenzo Di Pasquale, “vengo da Isola del Gran Sasso, sono qui dall’immediato post sisma, e il grosso scoglio che ho incontrato, subito dopo laureato, è aver dovuto lavorare per 500 euro al mese e mi veniva da piangere quando la sera andavo a letto. Ho fatto anche il docente a Roma, e mi avrebbe fatto davvero comodo un treno diretto da L’Aquila per la Capitale, per questione di tempo e costi”.

Infine Domenico Di Pasquale, “il Punto Luce è un presidio socio educativo della rete Save the children, che opera a L’Aquila ovest, e abbiamo intercettato 2.500 minori dal 2016. A L’Aquila tocco con mano una frattura generazionale, una sacca di povertà spaventosa e tenuta ai margini, nascosta. Resta un punto di domanda: che futuro stiamo preparando per ragazze e ragazzi di questa città, che opportunità diamo ?”

Nel suo intervento Fina ha detto; “siamo tutti grati a Rita per la sua candidatura, perché rappresenta quello che dobbiamo essere oggi e quello che dovremo essere domani. Lei è la vera alternativa a Meloni, in virtù del suo impegno di questi anni nel mondo del lavoro al fianco, giorno dopo giorno, di lavoratrici e lavoratori”.

D’Alfonso ha riassunto la battaglia vinta per l’internalizzazione dei lavoratori del call center dell’Inps “ringrazio Rita che ha contribuito nel suo ruolo di sindacalista a portare a casa questo risultato importante anche per l’Aquila e l’Abruzzo, definendo la norma e la copertura finanziaria, di entità tutto sommato contenuta. È l’esempio di cosa significa fare squadra tra il parlamento e il territorio”.

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