“Dalla Regione non arriva nessuna certezza né sulle coperture, né su procedure e tempi di realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara. L’unica cosa certa sono i fondi tagliati al progetto da quando esiste la filiera Meloni-Marsilio, la mancanza di opere infrastrutturali nei cinque anni di governo regionale di centrodestra e la perdita dei voli a causa della cattiva gestione dello scalo aeroportuale. Incertezze imbarazzanti, in tutti questi mesi cittadini e sindaci sono solo stati presi in giro”, caustico il commento del capogruppo Pd Silvio Paolucci alla risposta all’interpellanza da lui presentata in merito al destino dell’opera.
“Siamo stati costretti a fare un’interpellanza per conoscere gli intendimenti della Regione e gli atti con cui alla linea Pescara-Roma sono stati sottratti fondi per 1 miliardo e 400 milioni, di cui 620 milioni oggetto del precedente finanziamento dei lotti 1 e 2 a valere sul Pnrr e 845 milioni spariti con il documento dell’8 giugno scorso che ha tagliato la tratta interporto Chieti-Pescara e quella Sulmona-Pratola Peligna-Tagliacozzo e Avezzano“.
“Una presa in giro per tutti – continua Paolucci – sia perché si dice che l’intervento complessivo è di 7.3 miliardi di euro, ma non conosciamo gli intendimenti né del Governo, né quelli della Regione in merito e non si hanno notizie neppure del recupero dei 620 milioni, degli 845 e del valore complessivo dell’opera nonché delle tempistiche e degli altri fattori e per di più le risorse inizialmente previste nel PNRR, pari a 620,17 milioni di euro per lo sviluppo e la velocizzazione della tratta, sono state dirottate su altre trasversali per il riconoscimento dei Corridoi europei che sono dirette concorrenti dell’Abruzzo. In sostanza non sappiamo con quali coperture verranno realizzati i primi due lotti, il primo dei quali risulta assegnato e il secondo in dirittura d’arrivo. Il nulla, diventato ancora più dannoso per l’Abruzzo da quando si è insediato il governo Meloni: col centrodestra alla Regione e la Meloni premier abbiamo perso un miliardo e mezzo di euro per l’opera, inoltre, con l’asse Meloni-Marsilio in meno di una stagione abbiamo visto cancellare dal nostro aeroporto ben 5 voli e in 5 anni non c’è stata una sola opera infrastrutturale di rilievo di cui ci si ricordi la posa di una prima pietra, o la conclusione di una procedura messa in cammino e finanziata da questo governo regionale. Un’incapacità imbarazzante che sta promuovendo lo sviluppo delle regioni vicine, più tempestive e lungimiranti dell’Abruzzo di Marsilio”.