“Si lamenta la carenza di personale sanitario, si annunciano assunzioni, ma c’è un concorso pubblico fermo da febbraio per la copertura di 30 posti di collaboratore professionale sanitario – Infermiere, indetto dalla Asl Lanciano Vasto Chieti e la Regione non ha ancora svelato cosa intende fare, se portarlo avanti, visto che sono state investite risorse per espletarlo, o annullarlo in autotutela. In questo pasticcio, nel frattempo si sta facendo ricorso al lavoro interinale con costi maggiori e creando ulteriore precariato e aspettative nei lavoratori a tempo”, sottolinea il capogruppo PD in Consiglio Regionale Silvio Paolucci, che ha presentato un’interrogazione per avere informazioni sulla vicenda.
“Parliamo di una procedura indetta con la delibera numero 1524 del 21 dicembre 2018. – illustra l’ex assessore alla Sanità Paolucci – La procedura concorsuale è partita il 3 maggio 2019 con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, in novembre si è costituita la commissione concorsuale e la procedura di preselezione è stata gestita in collaborazione con una azienda specializzata in selezione del personale, la “MERITO Srl”, aggiunge Paolucci.
“La preselezione si è svolta l’8 gennaio 2020 a Pesaro, dove si sono presentati 7.823 candidati, gli ammessi alla prova scritta sono stati resi noti in Gazzetta Ufficiale il 21 dello stesso mese con la convocazione per il giorno 11 Febbraio 2020 al Palacongressi di Rimini, una data a cui non si è mai arrivati, perché la commissione esaminatrice, con nota del 7 Febbraio 2020, ha sospeso tutto, “alla luce – si legge nel provvedimento – dei numerosi ricorsi già pervenuti e che stanno ancora pervenendo presso gli uffici della Asl 2”, per disporre gli opportuni approfondimenti in merito ai vizi denunciati”.
“Vizi di cui vorremmo avere cognizione, così come sul numero dei ricorsi, anche per comprenderne la fondatezza, anche perché da quel giorno sono passati quasi cinque mesi e nulla ancora si sa sulle criticità e nemmeno sulle intenzioni della Regione e delle Asl se procedere o meno alla selezione”, avverte ancora l’ex assessore alla Sanità della Regione Abruzzo.
“Uno stallo impossibile, sia che si decida di proseguire, che di annullare tutto in autotutela, qualora ci fossero validi motivi per farlo, ma nei fatti ad oggi tutto tace e di certo ci sono solo i costi già sostenuti per prove e procedure per pagare la Merito, a cui si aggiungono quelli delle Asl per il trasporto, vitto, alloggio e la logistica dei 140 dipendenti a supporto delle prove e di cui chiediamo contezza nell’interrogazione. Come va chiarito anche il ruolo svolto dalla Srl sulle prove e dalla Commissione per la preparazione dei quesiti che hanno i ricorsi presentati alla Asl 2 di cui chiediamo il numero esatto. E’ impossibile che l’Esecutivo sia lesto nell’aumentare stipendi e privilegi dei manager e così lento quando si tratta dei diritti e delle legittime aspettative della comunità”.