“È stata finanziata con 90 milioni di euro la rete irrigua a pressione della piana del Fucino: una infrastruttura strategica per l’agricoltura abruzzese e fondamentale per l’economia di tutto il territorio marsicano. Si tratta di un progetto fortemente voluto dalla Giunta regionale di centrodestra, ed in particolare dall’Assessorato all’Agricoltura, che oggi finalmente può diventare realtà, dopo le innumerevoli strumentalizzazioni politiche montate dall’opposizione di centrosinistra che ne hanno scandito l’intero iter”.
Così, il vice presidente della Regione Abruzzo con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, sull’impianto irriguo del Fucino che verrà realizzato grazie a un finanziamento di 90 milioni di euro, stanziato dalla Regione Abruzzo nell’ambito delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2021-2027.
La rete di irrigazione servirà una vasta zona del comprensorio del bacino del Fucino pari a circa 6 mila ettari e avrà un’estensione lineare di 233 chilometri, di cui 139,4 km di tubazioni in PVC e 95,6 km di tubi in acciaio. Finalità principali dell’opera sono quelle di incrementare l’efficienza nell’uso delle risorse idriche, riducendo le perdite d’acqua causate da infiltrazione ed evaporazione; aumentare la resa, la qualità delle colture e la sicurezza alimentare riducendo, nel contempo, i consumi idrici ed energetici delle aziende agricole.
“Grazie al nuovo impianto – riprende il vice presidente della Regione Abruzzo – renderemo efficace ed efficiente la gestione della risorsa irrigua, puntando sull’incremento della produttività del comparto agricolo su tutta la piana del Fucino. La distribuzione a rete in pressione – continua Imprudente – oltre a garantire la disponibilità di acqua anche in periodi di siccità, sempre più frequenti negli ultimi anni, consentirà di ridurre sensibilmente gli sprechi, eliminando le perdite che attualmente caratterizzano i canali in terra. Permetterà, inoltre – spiega Imprudente – un miglioramento della qualità dell’acqua grazie all’assenza di miscelazione con il deflusso dei canali e ne ottimizzerà la distribuzione mediante software gestionali e tessera elettronica di prelievo”.
Estremamente tecnologica la piattaforma integrata di monitoraggio per il rilevamento delle condizioni meteo climatiche e pedologiche, concepita per le specifiche caratteristiche del terreno agrario, che consentirà una valutazione continua del fabbisogno irriguo delle principali colture della zona. Essa sarà costituita da 3 unità centrali dotate di pluviometro, anemometro, barometro, termoigrometro, misuratore di radiazione solare, trasmissione dati, ricevitore wireless e kit fotovoltaico. In aggiunta, saranno impiegate 10 unità wireless per misurare umidità e temperatura del terreno. La piattaforma integrerà modelli agronomici per fornire consigli irrigui in tempo reale, personalizzati in base alla coltura, al fine di ottimizzare l’irrigazione e la fertirrigazione, migliorando così l’uso dell’acqua e dei nutrienti. Inoltre saranno disponibili modelli di previsione meteo-climatica ed agro-meteorologica fino a 7 giorni, con la stima della probabilità e intensità di pioggia e le previsioni fitosanitarie.
“La piattaforma – continua Imprudente – permetterà di valutare in tempo reale il fabbisogno irriguo delle nostre colture principali, consentendo agli agricoltori di adottare pratiche di irrigazione più precise ed efficienti. La disponibilità di modelli di previsione meteo-climatica – conclude il vice presidente – consentirà agli agricoltori di pianificare le loro attività in anticipo, riducendo l’impatto degli eventi climatici estremi e migliorando la resilienza del settore agricolo nel suo complesso”.
Particolarmente complesso l’iter autorizzativo dell’impianto che nel 2019, ad inizio della legislatura regionale, non contemplava nemmeno gli studi e le indagini tecniche propedeutiche alla stesura del progetto. Effettuato il lavoro preparatorio, con il deposito del progetto avvenuto il 29 settembre 2023, è stato dato avvio alle procedure per il rilascio del Provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR), e alla contestuale consultazione pubblica dei portatori di interesse. Il comitato VIA ha in programma la discussione della Valutazione d’impatto Ambientale a fine febbraio, e, all’esito delle eventuali integrazioni che verranno richieste, sarà convocata la Conferenza di Servizi che si dovrà chiudere entro 90 giorni dalla prima riunione. Dopodiché, si potrà avviare la gara d’appalto per iniziare i lavori.