Le donne sono occupate sul totale per il 50,6% in Italia, mentre in Europa il dato sale al 64,2%. Gli uomini raggiungono il 70,6% (nella Ue si arriva al 75,8%). E’ quanto emerge da una infografica dell’Istat su “Che tipo di differenze?”, redatto per la festa della donna. Le retribuzioni orarie con una “istruzione primaria” vede avvantaggiati gli uomini, ma di poco (10 euro alle donne all’ora, 12 agli uomini), i lavoratori con “istruzione secondaria” conferma il differenziale tra 12 e 14 euro. Più marcato il gap con dipendenti che hanno una “istruzione terziaria”: le donne vengono retribuite in media con 15 euro all’ora mentre agli uomini siamo a 24 euro.
Come si divide la giornata per i vari “lavori” che gli uomini e le donne svolgono nelle 24 ore? L’Istat segnala: per le donne il 48,1% “per la cura della persona, per gli uomini il 47,8%, il lavoro retribuito vede un impegno ‘rosa’ per il 6,6%, mentre per gli uomini è il 13,5%. “lavoro familiare” impegna le donne per il 19,2% delle 24 ore, a fronte dei maschi che ne impiegano il 7,4%. Il 2% è il tempo utilizzato – qui la parità è totale – per “istruzione e formazione”. Il “tempo libero” per le donne è il 18%, mentre per gli uomini sale al 22,2%.
Il ‘gentil sesso’ cresce – conclude l’Istat – anche nella gara “laureate e laureati”, con le donne ora al 60% e gli uomini al 40%, mentre nel 1974 era inverso il 45% dei laureati era donna e il 55% uomo.
Fonte: AGI