L’Italia è “blindata”. Per le strade delle città si sente un silenzio assordante, le luci dei negozi sono spente, le serrande abbassate. Tutto chiuso, tranne supermercati e farmacie, all’interno dei quali si respira un’aria surreale. Bisogna mantenere le distanze e si può entrare pochi alla volta. E’ l’immagine dell’Italia all’indomani del nuovo Dpcm, che dispone misure ancora più dure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza Coronavirus.
E’ il momento di mettercela tutta, di fare uno sforzo ulteriore.
SITUAZIONE LUCO DEI MARSI
“Ci atteniamo alle raccomandazioni che fa il Governo – dichiara il sindaco Marivera De Rosa – attraverso il sito e la pagina social del Comune chiedo ai cittadini di attenersi a quelle regole”.
L’Associazione Misericordia si è detta disponibile ad intervenire per qualsiasi tipo di esigenza.
SITUAZIONE CASTEL DI SANGRO
Il primo cittadino Angelo Caruso ha aperto il COC, ed avviato una campagna di informazione ai cittadini sia social, che attraverso l’utilizzo di altoparlanti.
Le forze dell’ordine stanno vigilando affinché i cittadini rispettino le regole.
Per chi ne avesse necessità, la Protezione Civile è a totale disposizione “E’ stata già avviata la consegna a domicilio di farmaci”
SITUAZIONE ROCCA DI MEZZO
“Stiamo presidiando il territorio con le forze dell’ordine e con l’ausilio della Croce Rossa” dichiara il primo cittadino Mauro Di Ciccio.
Gli Uffici Comunali sono aperti seguendo le direttive, dando prevalenza al rapporto telefonico e al rapporto email. “Qualora fosse strettamente necessario – fa sapere Di Ciccio – ci si può recare in Comune su appuntamento e osservando tutte le norme di sicurezza”.
E’ attivo il servizio di volontariato per la spesa e la consegna di farmaci a domicilio. “La ProLoco raccoglie le richieste e provvede a fare la spesa. La Croce Rossa è invece, incaricata di fare le consegne a domicilio. Il tutto nel rispetto delle norme di sicurezza”.
Il primo cittadino è impegnato, inoltre, nell’effettuare un maggiore controllo sul territorio perché sottolinea che Rocca di Mezzo vive di turismo. “Ci sono quasi 7000 seconde abitazioni per cui potrebbero arrivare persone da altri Comuni, e questo non può essere possibile in virtù del decreto ministeriale”.