Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli ha incontrato al Collegio Romano Sarah Rogers, Under-Secretary of State per la Diplomazia Pubblica del Dipartimento di Stato USA.
Al termine del bilaterale, il Ministro Giuli e l’Under Secretary Rogers si sono recati al Museo dell’Arte Salvata per la cerimonia di firma dell’accordo per il rinnovo del memorandum di intesa tra Italia e USA sull’imposizione di limitazioni all’importazione di materiale archeologico dall’Italia.
“L’accordo che rinnoviamo oggi è uno strumento essenziale per la tutela del patrimonio culturale, per il contrasto al crimine organizzato transnazionale e per lo sviluppo di un sano mercato dell’arte” ha dichiarato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
L’intesa, sottoscritta nel 2001 e oggi estesa per ulteriori cinque anni, ha l’obiettivo di contrastare il traffico illecito di beni archeologici e promuovere la collaborazione tra le forze di polizia e le istituzioni museali dei due Stati nel campo della ricerca e del recupero di opere esportate illegalmente dall’Italia e nella valorizzazione del patrimonio culturale italiano negli Stati Uniti.
“La cooperazione che rinnoviamo e rilanciamo oggi è un modello virtuoso a livello internazionale in cui gli Stati Uniti, ancora una volta, si confermano una nazione leader responsabile e consapevole del valore dei beni culturali per le comunità da cui originano”, ha concluso Giuli.
L’Under-Secretary Sarah Rogers ha dichiarato: “È veramente un momento eccezionale per rinnovare la firma di questo accordo, perché nel 2026 festeggeremo il 250mo anniversario dall’Indipendenza americana. “E l’Antica Roma” – le cui testimonianze archeologiche l’intesa protegge – “è stata la fonte di ispirazione dei Padri Fondatori, che hanno dato vita agli Stati Uniti d’America”.
“Grazie a questo accordo – ha proseguito la rappresentante dell’amministrazione americana – in vigore dal 2001, oltre 4.900 opere sono state restituite all’Italia. Questa intesa è stata un mezzo eccezionale per rafforzare le competenze e le capacità delle autorità giudiziarie e di polizia americane e dei Carabinieri nel campo del rimpatrio e della restituzione delle opere. Oggi i nostri Stati possono beneficiare delle tecnologie più avanzate che consentono di realizzare queste attività di rimpatrio e di restituzione.”
Dal 2021 ad oggi, sono stati recuperati oltre 900 beni archeologici grazie all’attività investigativa svolta dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e dalle competenti Agenzie di sicurezza statunitensi, con l’assistenza degli esperti del Ministero della Cultura e delle rappresentanze diplomatico-consolari italiane negli Stati Uniti, in attuazione del memorandum di intesa.








































