Si è svolta stamani a Pescara, presso il consiglio regionale in Piazza Unione, la conferenza stampa di Italia Viva Abruzzo che ha comunicato l’esito del primo congresso nazionale, regionale e provinciale svoltosi nella giornata di ieri 15 ottobre.
Confermato alla guida regionale l’ex deputato Camillo D’Alessandro. Eletti presidenti provinciali: Carmine Ciofani per la Provincia di Pescara, Giancarlo Zappacosta per la Provincia di Chieti, Luigi D’Alessandro per la Provincia di L’Aquila, Luciano Monticelli per la Provincia di Teramo.
Alta l’affluenza degli iscritti al voto: tra voto online e voto in presenza tra il 70 e l’80% hanno partecipato al voto in Abruzzo (si attendono gli ultimi dati del voto online).
Seguiranno entro dicembre i congressi territoriali, cittadini e di comprosori, con l’obiettivo di raggiungere oltre mille iscriti per dicembre, base di militanti molto importante per le imminenti elezioni ragionali.
“Siamo soddisfatti, ora siamo una comunità politica legittimata dal voto e dalla partecipazione“. Ha esordito D’Alessandro, che ha proseguito . “Ora subito al lavoro per la formazione delle liste per le imminenti elezioni regionali: stiamo lavorando alla costruzione della lista dei riformisti abruzzesi insieme a + Europa e Socialisti, molti civici di area daranno il loro contributo, siamo l’offerta politica di centro e riformista che potrà fare la differenza alle regionali”
“Il nostro primo impegno politico – annuncia D’Alessandro – sarà quello di attivarci con banchetti ed assemblee per raccogliere le firme a favore della proposta di legge di iniziativa popolare della Cisl sulla partecipazione agli utili ed alla amministrazione delle imprese. Una proposta riformista, vera, che consente di intervenire su salari bassi, su produttività, modello che funziona benissimo, ad esempio in Germania”
Ma sul fronte alleanza da Italia Viva arriva un chiaro messaggio al PD sulle prossime amministrative, in particolare su Pescara, che tornerà al voto a giugno insieme a molti comuni in Abruzzo e, probabilmente con le nuove provinciali che potrebbero tornare elettive.
“Si è partiti male – accusa D’Alessandro – noi non prendiamo atto di ciò che leggiamo sui giornali. Il metodo è quello delle regionali, come fatto da Paolucci: si parte dai problemi e dalle risposte, poi si arriva ad intese che necessariamnte devono tenere conto, per il turno delle amministrative, dei numorosi comuni dove si tornerà a votare, a partire da Pescara, ma non solo e delle Province se dovessero tornare elettive. C’è tempo, modo, disponibiltà per intenderci, ma ci serve serietà. Ad esempio non posso rivendicare un candidato sindaco a Pescara, e poi, lo stesso girono, in un altro Comune sostenere il candidato del centrodestra. Ci vuole un chiarimento. Noi siamo per replicare il Patto per l’Abruzzo sui territori”