La Campomizzi non chiuderà.
Ad assicurarlo in una nota è il presidente dell’Adsu L’Aquila Eliana Morgante, che spiega: “Con atto del 14 luglio scorso, il cda Adsu ha deliberato all’unanimità quanto segue: di continuare ad utilizzare la sede Campomizzi per le finalità dell’Ente e di dare alle strutture amministrative le direttive da recepire nel bando di concorso per il conferimento delle borse di studio per l’A.A. 2021-2022: 163 posti letto in stanze singole, analogamente a quanto previsto nel precedente anno accademico, alla luce dell ‘incerta situazione sanitaria ancora esistente, di cui 5 per gli studenti iscritti all’Accademia BB.AA, 2 per gli iscritti al Conservatorio, 2 riservati agli studenti diversamente abili, più una percentuale del 10% dei posti letto disponibili da destinare agli studenti stranieri. Rassicuro quindi gli iscritti all’Università dell’Aquila, soprattutto coloro che hanno intenzione di immatricolarsi”.
“Nel contempo, e con enorme dispiacere, sono costretta a stigmatizzare il comportamento dei tre consiglieri del CDA dell’ADSU, Matteo Paoletti, Sara Cecala e Maurizio Passacantando i quali, pur in veste istituzionale, hanno omesso di dare questa importante notizia nel corso di un’assemblea aperta, organizzata da CGIL sul futuro dell’Università dell’Aquila”.
“Assemblea tenutasi il giorno successivo al deliberato del CDA, nella quale sono emerse dettagliate informazioni, peraltro ancora riservate, che hanno contribuito a destare ansia e preoccupazione tra i presenti e a sollevare inutili strumentalizzazioni sugli organi di stampa, oltre che a danneggiare l’immagine dell’ADSU stessa. Mi domando perché è con quale finalità”.
“Personalmente, mi ritengo invece soddisfatta del risultato ottenuto, nonostante le numerose e delicate problematiche ereditate e di non semplice soluzione. Esso si aggiunge alle 1512 borse di studio erogate a tutti gli studenti che ne hanno fatto richiesta, avendone i requisiti. Per questo torno a ringraziare la Regione Abruzzo, il Direttore e la struttura amministrativa dell’Adsu e il Vice presidente, ing. Antonio Pensa. Saremmo in grado di lavorare ancora di più se avessi un cda capace di produrre istanze significative per l’azienda e non sterili ed inutili azioni d’opposizione che sottraggono energia e tempo a chi, come noi, sta cercando di risanare un’azienda abbandonata. Intanto, si sta lavorando per la futura residenza studentesca rispetto alla quale saranno attivati importanti momenti di confronto con tutte la parti in causa”.