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“La cerqua reposatora”, arte e natura nel Parco Sirente Velino

Il 14 settembre camminata e performance nel bosco delle artiste Martina Riescher e Debora Frasca

“Il loco detto Cerqua reposatora, qual capo declaramo della collina quale sta vicino la Cerqua per la quale si viene dalle pagliare del Tione allo piano di Sirente, dalla banda dei Prati di tal Piano, quando si va da Secinaro verso la Rocca”.

Trae alimento da una antica presenza, una quercia secolare, testimoniata da una sentenza arbitramentale del 1565 per la definizione dei confini dell’epoca, l’idea alla base della performance site specific “La cerqua reposatora”, delle artiste Martina Riescher e Debora Frasca, che andrà in scena domenica 14 settembre, nei boschi del Parco Sirente Velino, lungo la camminata che partirà alle ore 10 dal parcheggio all’altezza del laghetto dei Prati del Sirente, lungo la strada provinciale 11 “Sirentina”, tra Secinaro e Rocca di Mezzo.

L’evento è organizzato dall’associazione Le Officine ets, nell’ambito delle passeggiate patrimoniali di “Conosci i Nostri Boschi”, promosse dalle associazioni Foresta Modello Valle dell’Aterno e Orsa Maggiore Trekking e Ambiente.

Attraverso i corpi umani sarà evocato e “riportato in vita” un elemento scomparso del paesaggio abruzzese, un’antica quercia secolare, di cui è rimasto solo il toponimo come punto di riferimento per il confine territoriale tra le “Università” di Secinaro e Rocca di Mezzo.

Nel luogo originario, i performer si trasformeranno in un organismo collettivo che ricostituisce fisicamente la struttura arborea attraverso costumi realizzati interamente con materiali raccolti nel bosco circostante. Giocando col respiro, ritmico e collettivo, i performer mimeranno il ritmo pulsante della natura stessa, ricostituendo idealmente i frammenti dispersi dell’albero.

“L’azione opererà su multiple temporalità – spiega Martina Riescher -: quella geologica del confine del 1565, quella biologica della crescita vegetale, e quella contemporanea della riappropriazione collettiva del territorio. Non si tratta di rappresentazione ma di incorporazione: i performer non interpretano l’albero ma lo diventano, attivando una forma di cartografia corporea che trasforma il corpo umano in uno strumento di mapping territoriale”.

In sintesi, aggiunge Riescher, “in un’epoca di crisi ecologica e dissoluzione dei legami comunitari, Cerqua Reposatora intende restituire al corpo la sua funzione di architettura vivente capace di riattivare la memoria dei luoghi”.

La camminata, su percorso facile lungo sentieri pianeggianti, avrà la durata di due ore, compresa la performance, con ritrovo e partenza dal parcheggio nei pressi del laghetto dei Piani del Sirente, lungo la strada provinciale 11 Sirentina. Obbligatorie le scarpe da trekking, raccomandate acqua, merenda al sacco e abbigliamento a strati l’equipaggiamento .

E’ possibile prenotarsi con un semplice messaggio whatsapp al numero 328 649 8469, Guida sarà Stefano Serafini, dell’associazione ‘Orsa Maggiore, con qualifica Aigae AB053 ai sensi della L.4/2013. Quota di adesione 5 euro.

LE ARTISTE

Martina Riescher e Debora Frasca fanno parte dell’associazione Le Officine Ets che vede il proprio scopo nel rafforzare i legami sociali per la riqualificazione del territorio, usando pratiche creative ed interdisciplinari. Entrambe le artiste lavorano all’intersezione tra arte relazionale e pratiche creative partecipative.

Nelle sue opere più recenti l’artista multidisciplinare Martina Riescher unisce video arte, arti performative e storytelling per creare progetti che coinvolgono attivamente le comunità. Il suo lavoro artistico si concentra sul concetto di spazio come soglia – quel luogo liminale dove il mondo immateriale si trasforma in realtà tangibile. Nella sua ricerca artistica esplora come gli spazi intermedi possano diventare catalizzatori di trasformazione sociale e immaginativa.

Debora Frasca utilizza e unisce i diversi media dell’arte visiva per progetti personali, dove interroga la propria persona, le memorie, il singolo al contatto con il collettivo. Sperimenta l’interattività dell’arte figurativa come metodo di inclusione e ricerca personale.

Si occupa di arte partecipata attraverso laboratori e corsi, con un’attenzione particolare al gioco, al disegno e alla scrittura, mira alla sperimentazione di chi partecipa, alla scoperta del sé, dell’altro e all’osservazione mirata alla bellezza.

Comunicato stampa

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