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La Croce Rossa ricorda le vittime del ponte Morandi

Valastro, Presidente CRI: "Le vite di 43 persone vennero strappate via. Numerosi i volontari impegnati sul campo"

COMUNICATO STAMPA

 “A sei anni di distanza da quel 14 agosto del 2018, è difficile risanare la frattura provocata in tutto il Paese dal crollo del Ponte Morandi. Le vite di 43 persone vennero strappate via in un momento. Ai loro cari va ancora oggi il nostro pensiero e la vicinanza di tutta la Croce Rossa Italiana, che quel dramma lo ha vissuto da vicino”. Così Rosario Valastro, Presidente della CRI, in occasione del sesto anniversario del cedimento della struttura.

Furono tanti le Volontarie e i Volontari che parteciparono alle operazioni di supporto, scavando tra le macerie in cerca di sopravvissuti. Le squadre di soccorso, il supporto psicologico, i soccorritori in ambulanza, un gruppo di Umanità fatto di donne e uomini, braccia, gambe e cuore che immediatamente si attivarono, davanti ad uno scenario tanto complesso – ricorda Valastro – . A loro, a distanza di tanto tempo, va ancora una volta il mio più sincero ringraziamento per il lavoro svolto, per essere stati la parte più bella dell’Italia, vicina a chi soffre, sempre e comunque, con grande determinazione e senso del dovere, al fianco di una comunità ferita”.

“Proprio quest’anno, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha conferito alla bandiera del Comitato Regionale Liguria della CRI la Medaglia d’oro al Merito Civile per i soccorsi prestati a seguito del crollo del Ponte Morandi. Che questa Medaglia, oggi più che mai, sia non solo memoria di quei momenti di dolore ma anche uno stimolo a fare meglio, una sfida ad essere ancor più vicini a chiunque ha bisogno di aiuto, in ogni circostanza, senza alcuna distinzione”, conclude il Presidente della CRI.

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