«Quella che sta vivendo l’Abruzzo per gli incendi è un’emergenza gravissima. Ad oggi, ma l’elenco è in continuo aggiornamento, il territorio di 89 comuni abruzzesi su un totale di 305 (siamo a quasi un comune su tre) è stato interessato dalle fiamme». Lo dichiara il vicepresidente del Wwf Italia Dante Caserta secondo il quale «la situazione del Parco della Majella è emblematica- in quanto -è incredibile che un Parco nazionale possa bruciare per 10 giorni senza che si riesca a risolvere la situazione». Per l’esponente ambientalista «non solo bisogna utilizzare tutti i mezzi a disposizione per spegnere il più presto possibile quell’incendio, ma anche individuare e correggere cosa non ha funzionato perché situazioni come queste semplicemente non devono verificarsi mai più». Il Wwf chiede «un impegno eccezionale alle forze dell’ordine e alla magistratura per individuare e punire i criminali incendiari che hanno messo a ferro e fuoco la regione e chiediamo ai parchi e alle aree protette di centuplicare gli sforzi in difesa della Natura e di adottare misure di prevenzione adeguata. La Regione di dotarsi di un efficiente piano di sorveglianza e di intervento anti-incendi e di programmare il futuro ascoltando esperti indipendenti; invitiamo inoltre i cittadini a segnalare comportamenti illeciti o scorretti aiutando così le forze dell’ordine a svolgere le indagini», conclude Dante Caserta . «Unica nota positiva in questa situazione drammatica è vedere tanti cittadini che si stanno mobilitando per sorvegliare aree naturali di pregio come ad esempio i volontari delle associazioni che hanno organizzato turni di sorveglianza nella Valle Peligna, in provincia di L’Aquila, a partire dall’Oasi WWF di Anversa degli Abruzzi».
Il Wwf, insieme a Legambiente, ha promosso per sabato prossimo un sit-in a Pescara, in piazza Sacro Cuore, per chiedere «azioni immediate per il presente e una programmazione che impedisca che situazioni drammatiche come quella dell’estate 2017 possano ripetersi».
Fonte: Agi
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