Alcuni operai di una ditta sono stati individuati dalla Forestale di Avezzano mentre erano in procinto di tombare delle lastre di amianto dopo averle tolte dal tetto di una struttura, sita al Nucleo Industriale di Avezzano. Questo è accaduto tra venerdì e sabato scorsi.
La ditta segnalata dai Carabinieri Forestali è di Avezzano. E’ scattato il sequestro per il materiale pericoloso. Il reato previsto è quello del deposito e abbandono incontrollato di rifiuti, in questo caso speciali: un trattamento, quello riscontrato dagli uomini in divisa del comando, gestito, tra l’altro, senza le classiche autorizzazioni volute dal caso.
Si tratta, di fatti, di una procedura che innanzitutto deve essere autorizzata proprio dalla Asl e che necessita di alcuni accorgimenti specifici, come la messa in sicurezza del materiale già a partire dal tetto, attraverso l’utilizzo di vernici opportune e la disposizione delle lastre di amianto rimosse sui dei bancali. Gli operai sono stati trovati dai Carabinieri Forestali nell’atto di poggiare a terra delle lastre di amianto di una copertura del tetto per poterlo rompere e poi tombare. Gli operai erano sprovvisti dei DIP che in questo caso sono necessari, trattandosi per l’appunto di sostanze speciali.
Per ora sono 4 le persone indagate. Il Pm che si occupa del caso è Ugo Timpano, della Procura avezzanese. Tutti e quattro gli indagati sono residenti ad Avezzano.
La pena prevista, per questa casistica, va dai tre mesi a un anno di reclusione, con un’ammenda che può oscillare tra i 2600 euro ai 26 mila euro se si tratta di rifiuti pericolosi.
Gli avvocati del Foro di Avezzano che rappresentano e difendono i quattro indagati sono Paolo Palma, Mario Del Pretaro, Gianluca Motta e Gianluca Presutti.