La denuncia è scattata grazie al proficuo lavoro portato avanti dagli agenti della Polizia Ferroviaria di Avezzano, che, da circa un anno di tempo a questa parte, monitorano costantemente il fenomeno della prostituzione ai danni di persone anziane del luogo, raggirate e a volte derubate dei loro averi. Le malfattrici sono tutte donne di etnia rom, provenienti dal campo nomade di Roma. Puntualmente, per tutte coloro che vengono identificate dalla Polfer di Avezzano, viene mossa una richiesta di foglio di via alla Questura di L’Aquila. Il provvedimento, di fatti, viene emesso dal questore.
Nel caso specifico, la donna denunciata dalla Polfer aveva il divieto di tornare ad Avezzano per tre anni. La donna (S.R.), del 1984, è stata, quindi, denunciata dagli agenti. La dinamica è sempre la stessa: gli anziani vengono adescati nei pressi della stazione di Avezzano o in prossimità dei giardinetti di fronte, con la promessa e l’offerta di una prestazione sessuale a basso costo, in media si aggira attorno ai 20 euro.
L’adescatrice, però, ‘arrotonda’ solitamente il bottino con piccoli furti, come banconote o sfilando monili d’oro dal malcapitato.
Il fenomeno risulta, comunque, essere sotto controllo poiché puntualmente le donne vengono allontanate.
Nel corso di un anno, sono state effettuate circa otto denunce sempre per lo stesso reato.
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