«Chiediamo lo stop a questo aumento insostenibile, l’apertura di un tavolo tecnico che coinvolga a tutti i livelli gli interessati, dai sindaci alle rappresentanze sindacali, affinché si possano definire soluzioni più strutturali, ad iniziare dall’eliminazione nel calcolo del chilometraggio da pagare del tratto urbano dell’A24, quello cioè che collega il casello di Roma alla tangenziale». Così Fiorenzo De Simone, sindaco di Vicovaro (Roma), uno dei primi cittadini che ieri mattina ha organizzato il sit-in davanti al casello del suo Comune, cui hanno partecipato oltre 60 primi cittadini provenienti da Lazio e Abruzzo, per protestare contro il rincaro di quasi il 13% dei pedaggi sulla A24 e A25, che collegano l’Abruzzo e il Lazio.
Oggi a Roma De Simone sta partecipando con altri primi cittadini davanti al Ministero delle Infrastrutture ad un’altra manifestazione, con l’obiettivo di essere ricevuti dal ministro Graziano Del Rio, «in merito all’aumento smisurato dei pedaggi sull’autostrada A24-A25 e per chiedere la rimodulazione dei parametri che la classificano come montana». Il primo cittadino laziale sottolinea la necessità di «rivedere i parametri per i quali l’autostrada viene considerata montana, quando lo Stato stesso per dare contributi e agevolazioni ai Comuni considera montani i comuni che si trovano oltre i 600 metri e questa è certamente una contraddizione notevole, considerando che Vicovaro si trova a 300 metri sul livello del mare».
Nel pomeriggio di oggi, alle 17, al ministero delle Infrastrutture, è convocato un incontro con i Presidenti delle Regioni Abruzzo e Lazio per un dossier sulle due autostrade. «Oggi è in programma un incontro molto importante – afferma De Simone – Noi siamo qui per lanciare un segnare forte e per far riflettere gli interlocutori sui rischi reali e i danni che questo rincaro avrà sulla popolazione del Centro Italia e sulle aree interne».
Fonte: ANSA