«Chiediamo alla Regione Abruzzo un passo indietro rispetto alla richiesta fatta alle Asl abruzzesi di rientrare della spesa per il costo del rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici comparto sanità 2016-2018, altrimenti sarà fin da subito mobilitazione e sciopero». Lo dichiara il segretario provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti, dopo la comunicazione inviata dalla Regione a tutte le Asl abruzzesi in cui si chiede un contenimento della voce di spesa del personale attraverso la parziale attuazione del piano assunzioni 2018 e la riduzione del personale a tempo determinato per compensare lo sforamento connesso al rinnovo dei contratti. «Una richiesta che aggraverebbe ulteriormente la difficile situazione in cui versa la Asl aquilana, già duramente provata dalla carenza di personale», precisa Ginnetti.
«E’ inaccettabile che il costo del rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici del comparto sanità debba gravare sul personale delle Asl e in particolare di quella aquilana – aggiunge il segretario – La Regione chiede alle Asl di rientrare della spesa del rinnovo dei contratti la cui copertura economica spetta al governo. La Regione non può quindi di certo rifarsi sulle Asl. E’ un’anomalia mai verificatasi prima d’ora». Ginnetti sottolinea come la parziale attuazione del piano assunzioni 2018 e la conseguente riduzione del personale a tempo determinato «bloccherebbero le assunzioni previste nella Asl Avezzano Sulmona L’Aquila nel 2018 e soprattutto metterebbero a rischio i Livelli essenziali di assistenza (Lea) e tutti i servizi».
«E’ inaccettabile che a pagare il costo del rinnovo contrattuale siano gli stessi lavoratori sulla propria pelle e i cittadini», conclude Ginnetti.
Fonte: Uil Fpl
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