“Come ho già avuto modo di chiarire, non è stata la volontà del governo regionale, ma una precisa richiesta degli Uffici del ministero dell’Economia e delle Finanze preposti al controllo sulle leggi regionali, ad imporre l’adozione dell’emendamento abrogativo dell’art. 5 della legge regionale n. 6 del 2023, con il quale si era previsto, tra l’altro, la destinazione di risorse per il sostegno delle famiglie in difficoltà rispetto all’emergenza costi energetici.”
Lo dichiara il consigliere regionale, Massimo Verrecchia, capogruppo di Fratelli d’Italia, in risposta alle affermazioni di alcuni Consiglieri.
“Come ben sanno anche i colleghi di minoranza – prosegue Verrecchia – trattandosi di norma di natura programmatica, la stessa avrebbe comunque richiesto l’adozione di una specifica variazione di bilancio, volta ad assicurare la copertura finanziaria dell’intervento. Copertura che – evidenzia – a seguito delle osservazioni del MEF, andrà rinvenuta nell’ambito delle altre dotazioni di bilancio disponibili, considerando che le risorse originariamente individuate sono state finalizzate dallo stesso MEF al ripiano dei disavanzi di amministrazione, che come noto l’attuale amministrazione regionale ha ereditato per circa 600 milioni dalle Giunte precedenti, ed al ripiano del disavanzo della sanità, che per l’Abruzzo rappresentano una parte consistente del deficit ereditato e che la gestione Marsilio ha peraltro pressoché totalmente ammortizzato. L’occasione è, dunque, utile per ribadire ai consiglieri di minoranza, ancora una volta, che l’amministrazione Marsilio non ha prodotto debiti sulla sanità, a differenza dei precedenti governi, ne è riprova la certificazione del pareggio di bilancio per il quarto anno consecutivo. Purtroppo – conclude Verrecchia – onde evitare l’impugnativa sul bilancio siamo stati costretti a destinare i suddetti fondi, altrove”