Dalle parole, grosse, a tratti grossissime, si è passati ai fatti nella vicenda Gal Terre Aquilane. C’è stata ieri infatti la prima udienza della causa che vede da una parte Augusto Cicchinelli, socio del Gruppo di Azione Locale, e dall’altra il nuovo consiglio d’amministrazione, presieduto dall’avvocato Antonio Carlini. Oggetto della contesa è proprio la legittimità del nuovo Cda, insediatosi il 21 luglio scorso tra le polemiche del precedente organo di amministrazione.
Il giudice del Tribunale delle Imprese dell’Aquila, la dottoressa Daria Lombardi, ha ascoltato entrambe le parti e si è riservata di decidere in merito alla richiesta di Cicchinelli, arrivata con procedimento d’urgenza, di ripristinare, fino alla risoluzione del processo, lo stato della società alle condizioni precedenti l’elezione del nuovo consiglio di amministrazione. Il giudice, che nell’udienza di ieri si è riservato di decidere, dovrà pronunciarsi sulla legittimità dell’applicazione dell’urgenza al dibattimento.
Una misura sospensiva, che anche qualora fosse accolta, sarebbe temporanea. Spetta infatti a un arbitrato pronunciarsi sulla legittimità dell’organo di amministrazione. E qui si consuma l’ennesimo colpo di scena della saga: per quello che entrambe le parti in causa definiscono un errore di compilazione dello statuto infatti, il Tribunale designato a pronunciarsi sulle vicende del Gal Terre Aquilane sarà quello di Cosenza. Le carte passerebbero quindi dall’Aquila al palazzo di giustizia cosentino. Nessuna certezza sul perché la questione debba finire sul tavolo dei giudici calabresi, ma non si fa difficoltà ad immaginare che questo punto dello statuto complichi non di poco lo sviluppo del procedimento.
Un primo, provvisorio, verdetto verrà quindi scritto a giorni dalla magistratura per trasformarsi nel nuovo, ma non ultimo, capitolo della vicenda.