Alberi e piante secche, raccolti agricoli rovinati, ruscelli e canali senza una goccia d’acqua. La Marsica è stretta nella morsa della siccità, baciata da un sole che non si risparmia, nonostante l’estate inizi effettivamente e scientificamente soltanto oggi. La situazione è critica soprattutto ad Ortucchio, dove, a causa del basso livello dell’acqua in cui versa il lago, c’è stata una consistente moria di pesci.
«La siccità che caratterizza la Marsica è un fenomeno diffuso ormai da qualche mese. Le piogge non arrivano e ciò si ripercuote negativamente sull’ambiente», spiega alla Redazione di Info Media News il primo cittadino di Ortucchio, Raffaele Favoriti. «L’acqua è stagnante. La falda che alimenta il laghetto si è abbassata già da questo inverno appena trascorso – continua il sindaco – ora è rimasto circa un metro e mezzo di acqua, quantità non sufficiente a garantire la vita all’interno dello specchio d’acqua».
Dopo un inverno povero di precipitazioni piovose e nevose, l’anticipata siccità, incominciata già nella stagione primaverile, ha contribuito alla necessità di prelevare acqua dal laghetto che, però, ora si ritrova ad avere, giorno dopo giorno, un numero sempre maggiore di pesci morti. «Ad Ortucchio abbiamo in programma l’escavazione di un pozzo, grazie ad un finanziamento di quasi 300mila euro da investire proprio sul laghetto», precisa Favoriti. «Un modo per l’approvvigionamento di acqua, anche in virtù di ottenere, come futura necessità, una scorta a disposizione per gli elicotteri che prelevano acqua per lo spegnimento di incendi».
Lavori che saranno concretizzati, però, soltanto nel prossimo autunno, per l’ultimazione di alcune pratiche burocratiche, quando arriverà la chiamata della Regione per la firma delle carte progettuali. «Al momento, purtroppo, non si può fare molto. La siccità è un problema che sta gravando anche sul Fucino, ciò spiega quanto sia grave quest’anno la mancanza d’acqua. Le previsioni del tempo, inoltre – conclude il sindaco – non danno buone notizie: sono previste altre ondate di caldo che non faranno altro che peggiorare l’attuale situazione».
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