Una domenica infernale in tutto l’Abruzzo. Numerosi incendi, su molti dei quali aleggia l’ipotesi dolosa, in ogni provincia hanno seminato fuoco e terrore tra la popolazione. La situazione più grave a Pescara, dove le fiamme hanno avvolto la parte sud della città.
Distrutta la pineta dannunziana e i colli vicini con tre diversi punti di innesco. Le fiamme, alimentate dal gran caldo e dal forte vento che ha interessato la riviera, hanno raggiunto le abitazioni mentre le scintille hanno fatto incendiare le palme degli stabilimenti balneari.
Oltre 60 gli sfollati, evacuato anche un convento di suore. Più di 30 le persone finite in pronto soccorso per aver inalato fumi. Nessuno risulta in condizioni gravi.
La Procura di Pescara ha già aperto un fascicolo per incendio doloso. Al momento non risultato indagati. “Quando accade questo nei giorni di maggior caldo e vento e in maniera così sistematica e scientifica in punti di difficile accesso con difficoltà per spegnere è chiaro che c’è quasi sempre la mano dell’uomo dietro”, ha dichiarato il presidente della Regione Marco Marsilio.