L’Abruzzo sarà dotato di un’antenna Recco, il sistema elettronico che consente di trovare celermente le persone sepolte da valanga. Ne ha dato notizia l’assessore regionale alle Aree interne, Guido Liris, al tavolo tecnico della montagna che si è tenuto nuovamente ieri in Regione, a palazzo Silone, alla presenza di Prefetture, Questura, carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del fuoco, Nono Reggimento Alpini, Club Alpino italiano, Soccorso alpino e speleologico regionale, Guide alpine e Protezione civile regionale.
L’arrivo di una antenna Recco dedicata al territorio rappresenta una vera e propria svolta: l’Abruzzo diventerà strategico e baricentrico anche nei confronti della regioni limitrofe che potranno usare l’apparecchio, all’occorrenza, dopo la stipula dei relativi protocolli, ponendosi come riferimento centrale per la sicurezza in montagna, tema che Liris, attraverso l’istituzione del tavolo tecnico, ha posto in cima alle priorità dell’attività amministrativa.
“Sono orgoglioso di questo risultato – ha detto l’assessore Liris alla fine del tavolo tecnico -: finora c’erano solo tre antenne Recco disponibili in Italia e tutte al Nord. L’immane tragedia del Monte Velino, costata la vita a quattro persone, ci ha fatto capire che anche l’approccio alle operazioni di soccorso poteva essere implementato. In quel caso l’antenna Recco è arrivata dal Nord, contribuendo alle ricerche. Oggi facciamo un passo avanti importante. Ho condotto personalmente l’interlocuzione con l’azienda costruttrice, che con grande disponibilità ha acconsentito alla fornitura di un’apparecchiatura che sarà di base in Abruzzo, ma che potrà coprire anche le regioni limitrofe. La nostra regione diventerà capofila in materia di sicurezza in montagna, potendo unire, a questo punto, una dotazione tecnologica fondamentale all’esperienza, impagabile, delle donne e degli uomini che si sono specializzati in questo ambito, con dedizione e professionalità”.
“L’utilizzo dell’antenna Recco – ha spiegato ancora Liris – sarà disciplinato con protocolli d’intesa e accordi con le Regioni vicine. Ci sarà un addestramento con i tecnici della società costruttrice”.
L’apparecchio si utilizza agganciato ai mezzi aerei per poter scandagliare a fondo il terreno e le masse nevose.
Il tavolo tecnico odierno ha affrontato anche altri temi importanti. In particolare l’Università dell’Aquila ha prodotto una relazione complessiva sul rischio in montagna che è stata esaminata con attenzione, mentre le Guide alpine hanno offerto il loro contributo in termini di consigli, suggerimenti e obblighi da tenere in considerazione per affrontare in sicurezza la montagna, d’estate e d’inverno. Su questo aspetto ci sarà una apposita comunicazione specifica.