Chi l’ha detto che il calcio vero è quello di serie A? E chi pensa che non valga la pena puntare un occhio, se non entrambi, su una piccola squadra di provincia?
Tutto il mondo è paese, che poi perché non credere che sia vero pure il contrario? Immaginiamo di prendere i valori dello sport, quelli buoni ovviamente, di prenderli tutti, indistintamente, e proiettarli in una piccola porzione di mondo, che potremmo chiamare Aielli. A quel punto Aielli sarebbe un angolo di pianeta in cui si concentrano professionismo e dilettantismo serio, ironia, passione, una sana demenzialità sarcastica, collaborazione reciproca e molto, ma molto altro ancora.
È il lato positivo dei social, rendersi conto della vastità del mondo che c’è dietro aprendo la pagina di una squadra di Terza Categoria e provare stupore nel constatare l’abilità nell’interpretare con tale passione una prestazione sul campo, un allenamento, un dopo gara o un semplice buongiorno, arrivato di domenica, quando per clima si intende l’ansia pre-partita, e non di certo la temperatura esterna.
Il profilo social dell’ASD Aielli è una parodia spettacolare della quotidianità di una squadra di calcio. Proviamo a spiegarci meglio: l’appuntamento col ‘pagellone’ è ormai un’istituzione del terzo tempo: inutile commentare le grosse, grasse risate nello scorrere i giudizi con tanto di metafore dei protagonisti del campo. Tutto stando ad una spontanea obiettività che, inevitabilmente, si traduce con sportività. Il commento alla vittoria per 3-2 sul Goriano Sicoli è stato: “Risultato bugiardo, la palla è ‘tonna’ e oggi ha girato a nostro favore”.
E ancora, una dedica speciale, come ad esempio quella a Mario Ciarletta, autore della sua prima rete personale con la maglia dell’Aielli. Per tutti ‘Ciarly’, ha meritato i complimenti per l’esultanza a mo’ di scimmione e non uno qualsiasi, bensì quello apparso sul palco di San Remo, nonché un hashtag tutto per lui: #OccidentalisCiarly.
Un modo di vivere una semplice Terza Categoria col piglio di chi è nel pieno di un’avventura indimenticabile, e ciò che piace anche all’avversario è quell’ironia unica nel suo genere, che non cade mai nella pesantezza, che attira lo sguardo del follower entusiasta, che ogni giorno regala un sorriso nuovo.
Siamo certi sia proprio questo il modo giusto di vivere il ‘pallone’, e di sicuro è questo il modo che piace. Dopo la sconfitta con la capolista Lo Schioppo ne è apparso il volto serio e rammaricato:
“Non è la sconfitta, non è l’aver perso, l’esser tornati a casa a mani vuote. È l’aver perso tra le mura amiche. È l’aver deluso le decine e decine di persone che erano lì per te. È il non essere stato all’altezza della partita, dell’euforia, dell’inno, delle aspettative. È l’aver giocato sottotono, con poche idee, attenzione minima, nervosismo. Il lunedì è il giorno peggiore. La notte hai dormito sì e no, hai ripensato a tutto quello che hai sbagliato e che avresti potuto fare meglio. Critichi te stesso e gli altri. Ma poi realizzi, è quasi martedì. Quello è il giorno più importante, è lì che comprendi tutto: ammissioni di responsabilità, voglia di riscatto, cento metri, sudore, dolore, botte, ferite. È una promessa: torneremo a far vedere questa squadra di che pasta è fatta. È una terza categoria, ma è la nostra Serie A”.
Appunto, una serie A. E alla nostra richiesta di contatti per entrare nella cerchia sportiva del mini mondo dell’Aielli la risposta non poteva che essere questa: “Ti aspettiamo nella famosa BaRracca a intervistare la nostra gabbia di pazzi”. Beh che dire, non mancheremo di certo un’occasione come questa.