Lo sport di per sé ha già molto da insegnare, poi ci sono storie, momenti, incontri, che vale la pena davvero di raccontare.
Qualche giorno fa, durante i Campionati di Scherma Under 23 a Vercelli, in una finale, quella di spada femminile, che valeva il titolo italiano, è successo qualcosa che sa di buono, di emozioni vere, uno di quegli episodi che insegnano il valore dell’amicizia e del rispetto.
In pedana due spadiste a disputarsi la finale, Gaia Traditi delle Fiamme Oro ed Emilia Rossatti della Bernardi Ferrara, la prima in vantaggio sulla seconda per 12 a 9, nel momento più importante dell’incontro la Traditi indietreggia per mettere tensione all’avversaria, ma mette male il piede e cade rovinosamente a terra, si rialza, ma il dolore è forte, la smorfia di dolore è evidente, ma il match deve continuare, solo che la Rossatti è ferma, fa scorrere il tempo con la tensione del pubblico che si percepisce e che allo scadere, con la medaglia alla Traditi dolorante, tributa una standing ovation alla Rossatti. La gara dunque si è conclusa con lo stesso risultato prima dell’infortunio della Traditi, la Rossatti non ha pensato neanche per un momento di approfittare e attaccare, prendendosi il secondo posto della finale, la medaglia d’argento.
Sul podio le due ragazze sono apparse commosse, un abbraccio ha suggellato la fine del match, che rimarrà nella storia come quello con il fair play più emozionante, perché sì le due sono amiche nella vita, ma in una gara, una finale, l’amicizia si mette da parte, tranne in questo caso, in cui una ragazza, un talento della nostra scherma, Emila Rossatti, ha insegnato a tutti il significato dell’amicizia, del rispetto, dell’importanza dello sport che insegna sempre quali sono le cose importanti, i valori della vita. Un abbraccio questa volta è stato più importante di una medaglia.
RM