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L’Aquila-Amatrice, Liris: “Pd non metta timbro su Legnini”

L’assessore regionale: “Senza Regioni V lotto non era contemplato nel piano, Pd rischia di mettere in discussione Legnini”

“Il Partito democratico non fa un favore a Giovanni Legnini, rivendicando quotidianamente meriti che spesso il commissario alla ricostruzione condivide con altri, Regioni in primis, ma che soprattutto raggiunge da uomo delle istituzioni e non di partito, sensibile nei confronti del ruolo che gli è stato attribuito non da una sola parte e in virtù della lunga e autorevole esperienza maturata ai vertici delle istituzioni”.

Lo afferma l’assessore regionale al Bilancio e alle Aree interne Guido Liris, coordinatore della cabina di regia regionale per la governance e l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), intervenendo dopo la presentazione del V Lotto della superstrada L’Aquila-Amatrice il cui inserimento tra le opere finanziate dal fondo complementare al Pnrr – dice – “è da attribuire alle Regioni, e in particolare ai presidenti Marsilio e Acquaroli, considerando che nella prima stesura del Piano delle opere da finanziare non era previsto neanche un chilometro di strade”.

“Sono state le Regioni a chiedere con forza che in quel fondo non ci fosse solo la transizione ecologica – quindi piste ciclabili o cammini – ma anche l’asfalto”, ricorda Liris. “Il commissario Legnini ha avuto il merito di recepire questa indicazione e inserire il V Lotto della L’Aquila-Amatrice, quindi il Pd non si nasconda dietro di lui per rivendicare risultati che non gli appartengono, perché rischia di compromettere proprio la sua autorevolezza”.

“Attribuire un’etichetta al commissario, nominato dal governo con il favore delle Regioni interessate, tra cui Abruzzo, Umbria e Marche che sono guidate dal centrodestra”, rileva l’assessore, “snatura la sua terzietà e rischia di comprometterne l’autorevolezza con cui sta svolgendo un ruolo delicato e di assoluta importanza”.

“Le prese di posizione del Pd denotano vigliaccheria politica e dissimulazione che non fanno bene, innanzitutto al territorio che aspetta risposte”, continua Liris. “Caratterizzare la figura del commissario rischia di porre un problema di carattere politico che non può che penalizzare l’Abruzzo e le altre regioni dove c’è ancora molto da fare per la ricostruzione e ci aspettano sfide importanti come quelle, appunto, del Pnrr”.

“Rivendicare quotidianamente meriti che per traslazione sarebbero da intestare al Pd, significa solo danneggiare una figura istituzionale con la quale oggi tutti stanno lavorando lealmente”, aggiunge l’assessore. “Derubricare il commissario a rappresentante politico significherebbe fargli perdere quel ruolo di figura di garanzia che anche Regioni oggi guidate dal centrodestra gli riconoscono”.

“Questo ruolo di alfiere delle aree interne che alcuni da anni provano a interpretare”, conclude infine Liris, “lascia il tempo che trova, quando sono le azioni e le decisioni formalizzate attraverso atti a parlare per noi, e queste sono chiaramente attribuibili al di là dei proclami e delle prese di posizione pubbliche, spesso roboanti ma poi ben poco consequenziali”.

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