Blitz dei carabinieri del Nas evita l’abbattimento abusivo di 40 agnelli. E’ accaduto nell’Aquilano dove i militari hanno scoperto un’attività di macellazione clandestina. I controlli, effettuati in Abruzzo dai carabinieri del Nas di Pescara, in occasione delle festività di Pasqua, hanno rilevato anche la presenza di uno stabilimento di macellazione e sezionamento privo dei requisiti igienico-sanitari, strutturali e gestionali.
In particolare, in provincia di L’Aquila, al confine tra la Valle Rovereto e la Marsica, i militari del Nas sono riusciti ad evitare l’abbattimento di 40 agnelli, pronti per essere macellati clandestinamente. Attraverso un attento lavoro di raccolta informazioni sul territorio, gli ispettori del Nas hanno localizzato un insediamento zootecnico, riconducibile a un’azienda agricola locale, in cui sono stati trovati circa 100 capi di razza ovina adulta, 40 capi di razza bovina e i 40 agnelli. L’imperfetta identificazione dei capi di bestiame, fondamentale per la successiva rintracciabilità delle carni, ha imposto l’immediata adozione del provvedimento di vincolo sanitario a carico dell’intero allevamento.
Il valore economico dell’insediamento vincolato è di circa duecentomila euro. A qualche migliaia di euro ammontano le sanzioni amministrative che saranno contestate all’allevatore che è stato segnalato alle autorità competenti. Nel Teramano, invece, è stato ispezionato un impianto di macellazione, le cui condizioni igieniche sono state definite precarie. A queste si è aggiunta l’assenza di attestati di formazione per il personale impiegato nell’attività. Il personale del Servizio Veterinario della Asl di Teramo ha disposto l’immediata sospensione dell’attività, che potrà riprendere solo dopo che l’autorità competente avrà valutato positivamente il ripristino delle condizioni igienico-sanitarie e strutturali. Le sanzioni contestate ammontano a qualche migliaio di euro. Accertamenti in materia di norme sul lavoro a cura dei carabinieri del Nil di Teramo.
Fonte: AGI