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L’Aquila, centrale della droga in un appartamento terremotato

E’ in corso dalle prime ore del mattino una vasta operazione della Polizia di Stato de L’Aquila nei confronti di un’associazione a delinquere, composta da cittadini italiani e stranieri, dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il gruppo – è scritto in una nota – aveva quale base logistica per il confezionamento e lo stoccaggio della droga un appartamento che, a seguito del sisma del 2009, era stato dichiarato totalmente inagibile. Ulteriori dettagli verranno forniti nel corso della conferenza che si terrà alle ore 11:00 in Questura.

 

 

 

14 ordinanze di custodia cautelare per spaccio di sostanze stupefacenti

 

La Polizia di Stato ha eseguito 14 ordinanze di custodia cautelare (9 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 2 obblighi di dimora), nei confronti di altrettanti soggetti aquilani e stranieri per spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini, avviate nel giugno 2015 e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, sono state condotte dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di L’Aquila, a seguito della morte di un giovane avvenuta per overdose. Sono stati individuati due gruppi di persone: uno dedito allo smercio di eroina di altissima qualita’ e metadone, l’altro attivo sulla cessione di cocaina ed hashish. Il primo gruppo si occupava di smerciare al dettaglio sulla piazza aquilana eroina proveniente da Roma, rifornendo i numerosi tossicodipendenti e concordando di volta in volta il luogo di incontro attraverso un linguaggio criptato. Il secondo gruppo invece era una vera e propria associazione composta da 4 soggetti, i quali, nel periodo dal settembre 2015 ed il gennaio 2016, hanno immesso nella piazza aquilana importanti quantitativi di hashish e cocaina, avvalendosi nella circostanza di altri complici per lo smercio al dettaglio delle sostanze stupefacenti. Gli associati provvedevano ad effettuare le operazioni di taglio e confezionamento delle singole dosi in un appartamento utilizzato come base logistica, dichiarato totalmente inagibile a seguito del terremoto del 2009. Mesi di intercettazioni telefoniche ed ambientali, appostamenti, foto e filmati, hanno consentito alla Polizia di Stato di ricostruire nel dettaglio tutti i movimenti degli indagati, anche le operazioni di taglio e confezionamento della sostanza, che sono state costantemente video-riprese da una telecamera installata nella casa. I poliziotti, nell’odierna operazione, si sono avvalsi dell’ausilio di unita’ cinofile.

 

Fonte AGI

Foto di: Cremaoggi

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