Si è tenuto questa mattina nella sede dell’Ance all’Aquila il convegno nazionale “Riordino delle autonomie locali, più risorse per Comuni, Province e Regioni. Analisi e prospettive”, organizzato da Uil Fpl L’Aquila.
All’incontro, moderato dalla giornalista Orietta Spera, hanno partecipato Domenico Proietti, segretario generale nazionale Uil Fpl, Rita Longobardi, segretaria nazionale Uil Fpl con deleghe all’Organizzazione e alle Funzioni locali, Antonio Alfiero Di Giammartino, segretario regionale Uil Fpl, Antonio Ginnetti, segretario provinciale Uil Fpl L’Aquila, Vittoria Di Ponzio, componente dell’esecutivo Uil Fpl dell’Aquila, Gianguido D’Alberto, presidente dell’Anci Abruzzo, e Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo.
Capacità economica e operativa degli enti locali, insufficienza delle risorse per lo svolgimento dei servizi, autonomia differenziata e ricadute economiche e sociali sui territori sono stati gli argomenti principali del dibattito che ha analizzato la condizione attuale degli enti stessi, con un occhio attento al futuro di Comuni, Province e Regioni.
“Il convegno di oggi – ha affermato il segretario generale Uil Abruzzo Michele Lombardo – ha trattato un tema importante e centrale nel dibattito regionale che è il ruolo che le autonomie locali rivestono in una regione che ha un’orografia particolare, con una miriade di piccoli paesi posti soprattutto nelle aree interne dove i ruoli sociale ed economico, svolti dalle autonomie locali, e quindi dai Comuni, sono fondamentali per continuare a far vivere in questi territori le persone e dare speranza alle giovani generazioni. Spesso le autonomie locali si scontrano con una scarsa capacità economica, avvalorata anche dall’ultima Legge di bilancio. Chiediamo quindi che Comuni e Province possano essere dotati delle risorse corrette che consentano di poter garantire i servizi di base alle popolazioni. La sfida che Uil e Fpl pongono all’attenzione del governo nazionale è che si possa comprendere quanto il governo del territorio sia fondamentale per le ricadute economiche dei territori stessi e per le ricadute sociali che vadano a coprire la parte più debole della nostra popolazione. E per poter svolgere, inoltre, quelle funzioni che anche la Costituzione attribuisce agli enti locali”.
Durante l’incontro si è parlato della condizione degli enti locali, con particolare attenzione per i Comuni, e di come ci sia stato nel tempo un aumento esponenziale delle funzioni non accompagnato da un incremento delle risorse a disposizione degli stessi.
“Il cortocircuito che ne è derivato è sotto gli occhi di tutti sia in termini di inefficienza che di malessere generalizzato da parte dei dipendenti – ha spiegato Antonio Ginnetti, segretario provinciale Uil Fpl L’Aquila -. Ad aggravare la situazione si è inserita una contrazione di spesa del personale sulla falsariga generale della pubblica amministrazione che ha visto i dipendenti pubblici dipinti come un peso per lo Stato piuttosto che la principale risorsa dello stesso. Senza dimenticare che l’approvazione dell’autonomia differenziata potrebbe avere conseguenze disastrose sull’intero Paese, aumentando le disuguaglianze tra regioni del Nord e del Sud. Uno scenario che inciderà sulla capacità finanziaria di Province e Comuni creando una differenza di capacità finanziaria senza tenere conto del principio di solidarietà sociale e delle condizioni che ogni singolo Comune affronta, un esempio macroscopico è rappresentato dalle aree interne, che rappresentano un terzo del Paese e la provincia dell’Aquila ne è l’esempio più chiaro”.
Al convegno ha partecipato il senatore Michele Fina che ha dichiarato: “La discussione di oggi, poiché promossa da un sindacato, che rappresenta le lavoratrici e i lavoratori, ha una forza maggiore. Credo che il riordino delle autonomie locali debba essere realizzato mettendo al centro la persona, bisogna capire quali sono le esigenze dei cittadini e come poter erogare al meglio i servizi”.
Le conclusioni sono state affidate a Domenico Proietti, segretario generale nazionale Uil Fpl, che ha dichiarato: “Veniamo da anni di confusione in cui la politica ha assecondato le mode, non ha indicato la direzione da seguire ma si è limitata a fare da specchio alla società. Noi abbiamo un’idea molto alta della politica e il riordino delle autonomie locali significa rimettere le istituzioni al servizio dei cittadini, facendo chiarezza sui poteri locali, ridando rappresentanza elettiva agli organismi e compiendo un’azione di coraggio accorpando i Comuni. Il riordino delle autonomie locali è una grande sfida, è una battaglia di libertà”.
Comunicato stampa