“Come per la vicenda oscura del Ponte Belvedere, il cui atto aggiuntivo sembra non esistere negli uffici (ne ho chiesto copia da settimane senza riuscire ad averla, fino a che non sarò costretto a rivolgermi alle forze dell’ordine), anche per i lavori di riqualificazione di piazza Duomo esistono le penali sui ritardi che, nella fattispecie, avrebbero già dovuto essere applicate quando si decise di concedere la proroga ai lavori. Il nuovo termine per la fine lavori è diventato così il 18 giugno. Il vicesindaco Daniele, assessore alla Ricostruzione Pubblica oltre che al Commercio, ci dice oggi che questo termine sarà rispettato, ma ci aveva anche detto che il ponte Belvedere sarebbe stato pronto per il 2022.
I cantieri dovrebbero avere un inizio e una conclusione, lo dicono i contratti che vengono firmati con le imprese. Quando non si rispettano i tempi, si maturano penali che andrebbero richieste dal Comune – nella figura del direttore dei lavori – e onorate dall’impresa affidataria.
Nel nostro territorio si verificano enormi ritardi nei lavori dell’opere pubbliche ma non si pagano mai penali perché si concedono proroghe che spesso non trovano fondamento nella struttura del Codice degli Appalti. È ora che qualcuno spieghi la realtà delle cose, perché quelle penali non sono solo frutto del mancato rispetto dei tempi contrattuali, ma un vero e proprio danno creato alla collettività.
Per sostenere in questa situazione le attività commerciali del centro storico servono misure economiche comunali oltre allo sblocco dei ristori della legge regionale 32/2019, norma vigente che non è stata mai applicata. Il centrodestra continua a fare annunci e promesse, ma anche quando promulga leggi rimangono sempre disattese, è vergognoso. Le lamentazioni del gruppo consiliare di Forza Italia sulle politiche del centro storico sono e rimarranno una trovata furbesca finché non decideranno di marcare un vero distinguo da questa Giunta che sta facendo di tutto per far scappare i residenti dal centro storico e per far delocalizzare il commercio cittadino.
Eppure avere riguardo per le esigenze di chi tornava a investire sul centro storico doveva essere l’obiettivo prioritario. Proprio per questo sono mesi che l’opposizione chiede commissioni per salvaguardare la vita del centro storico: purtroppo non vengono mai convocate perché si ha paura di dare voce ai cittadini e coprogettare insieme gli interventi. Cosa devono attendere ancora i residenti per avere risposte? Cosa devono attendere le attività commerciali per avere una pianificazione concreta del commercio cittadino?
Piazza Duomo è diventato il nuovo emblema di quanto le cose non funzionino. Non sarà nè il primo e nè l’ultimo esempio ma offre la chiara dimostrazione del lavoro fatto dalla Giunta fino a oggi.
La nuova viabilità intorno alla piazza è prorogata fino al 30 settembre, ma nessuno ha il coraggio di dire la verità: al netto dei ritardi sui cantieri, il rifacimento della pavimentazione su piazza e corso Federico II porterà all’interdizione delle auto e la nuova viabilità sarà definitiva; addolcire la pillola parlando di decisioni corali di Giunta è ridicolo.” Così Paolo Romano – L’Aquila Nuova
Comunicato stampa