Si avvia la fase operativa degli interventi di riqualificazione di Piazza Regina Margherita e Largo Tunisia a L’Aquila proposti e interamente finanziati dalla Fondazione Carispaq. qui
Dopo l’approvazione del progetto da parte della Giunta Comunale nella giornata di ieri, questa mattina il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e il Presidente della Fondazione Carispaq, Domenico Taglieri, hanno sottoscritto la convenzione che consente l’avvio dei lavori. Presenti all’incontro il Soprintendente delegato ABAP per la città dell’Aquila, Antonio Di Stefano, il VicePresidente della Fondazione Roberto Marotta ed il vice sindaco con delega alla Ricostruzione dei Beni pubblici, Raffaele Daniele.
Il progetto di riqualificazione di entrambi gli spazi urbani è stato donato alla Fondazione dallo Studio di Ingegneria e Architettura “2STUDIO”, dell’Ingegner Francesco Giancola e Ingegner Alessia Rossi, che curerà anche la direzione dei lavori, mentre il progetto di restauro della facciata e della Fontana del Nettuno è stato redatto e messo a disposizione dalla Soprintendenza.
“Il processo di rigenerazione urbana e di recupero dell’identità che sta portando avanti la nostra Comunità si arricchisce di nuovi, importanti, tasselli. Grazie all’impegno della Fondazione e alla collaborazione istituzionale messa in campo è stato possibile attuare iniziative che hanno già portato alla valorizzazione del Parco del Castello e al restauro del Torrione, i cui lavori sono iniziati nei mesi scorsi: un percorso che si arricchirà di ulteriori interventi che contribuiranno a impreziosire ulteriormente il nostro centro storico” dichiara il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
I lavori presentati oggi rappresentano il lotto conclusivo del più ampio programma di interventi che la Fondazione Carispaq ha deciso di sostenere e promuovere per la riqualificazione dell’ingresso Nord del centro storico dell’Aquila; detto programma, volto al recupero di importanti beni culturali anche nell’ottica di favorire la rivitalizzazione del Centro storico, ha preso il via con la riqualificazione del Parco del Castello.
“Con la firma della convenzione di oggi – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Carispaq Domenico Taglieri – avviamo un ulteriore intervento post sisma sui beni culturali che contribuirà a migliorare la fruibilità di un’area importante dell’asse centrale della città che torna alla sua originaria funzione. Si è inteso, infatti, non solo recuperare un importante spazio urbano, ma anche rinnovare un luogo di aggregazione e di socialità caro agli aquilani e soprattutto ai giovani.
Grande attenzione sarà rivolta all’allestimento del cantiere che sarà improntato nell’ottica di ridurre al minimo i disagi per gli esercenti e per i residenti con i quali, anche grazie al lavoro svolto dall’amministrazione comunale, è stato avviato un confronto utile per trovare soluzioni che vadano incontro alle esigenze di tutti.
Questo intervento – conclude Taglieri – testimonia la capacità delle istituzioni pubbliche e private coinvolte di attivare un proficuo e virtuoso processo di collaborazione per il bene della collettività e conferma il ruolo centrale della nostra Fondazione nel favorire e realizzare progettualità condivise”
“La Sovrintendenza – ha dichiarato il Soprintendente delegato ABAP per la città dell’Aquila e dei comuni del cratere Antonio Di Stefano – segue molto da vicino il cammino di rinascita che sta portando avanti il nostro territorio e ha inteso mettere a disposizione le migliori professionalità per contribuire a un progetto che restituirà alla città spazi e luoghi molto amati e frequentati dai cittadini. Le operazioni di restauro riguarderanno sia la statua del Nettuno, sia la facciata sia la vasca di raccolta delle acque”.
“La graduale ricostruzione del centro storico della città dell’Aquila – ha dichiarato il progettista dell’intervento Ing. Francesco Giancola – ha determinato una nuova geografia degli spazi pubblici e delle attività economiche e sociali che in essi convergono. La riconfigurazione architettonica di piazza Regina Margherita e di Largo Tunisia interpreta le mutate esigenze dell’abitante attraverso un design contemporaneo che unisce questi due luoghi creando spazi inclusivi per la comunità, stabilendo al contempo nuove visuali con il contesto storico ed in particolare con la bella facciata del Tritone, di cui si prevede il restauro”.