Sfida senza apparentamenti ufficiali a L’Aquila per il ballottaggio di domenica. Sia Americo Di Bendetto (centrosinistra) che Pierluigi Biondi (centrodestra), si presentano al secondo turno appoggiati dalle liste che li hanno sostenuti lo scorso 11 giugno.
Quello dell’Aquila sarà un test importante anche a livello nazionale. Chi vincerà raccoglierà l’eredità del sindaco Massimo Cialente (Pd) giunto al termine del secondo mandato. Colui che prenderà il timone del capoluogo si troverà una città ancora alla prese con una difficile ricostruzione post-sisma. Nove le liste della ‘coalizione civico progressista’ (Pd, Democratici e socialisti per L’Aquila e frazioni, L’Aquila Sicurezza Lavoro, Democratici e progressisti Articolo Uno per L’Aquila, Cambiare insieme, Territorio Collettivo, Il passo possibile, Abruzzo civico, Socialisti e popolari per L’Aquila); sette quelle che appoggiano Biondi (Forza Italia, Noi con Salvini, Fratelli d’Italia (di cui è espressione), L’Aquila Futura, Benvenuto presente 99, Rivoluzione Cristiana, Unione di Centro).
Entrambi i candidati vanno alla ricerca di voti consultando liste vicine alla propria appartenenza. Apparentamenti ufficiali no – dicono i due candidati – ma intese politico programmatiche sì. Biondi deve rincorrere Di Benedetto che al primo turno ha superato il 47% dei voti mentre il candidato di centrodestra non è andato oltre il 36%. Entrambi gli aspiranti sindaco puntano molto sugli indecisi, in particolare quelli che al primo turno hanno disertato le urne.
Fonte: AGI
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