Personale della Squadra “Volante” durante la sua attività di controllo del territorio in località Sassa, interveniva prontamente presso il progetto C.a.s.e., in quanto il sistema di allarme attivo con il braccialetto elettronico istallato su di una donna, già sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari, aveva segnalato il repentino allontanamento della detenuta.
Immediatamente veniva diramata la nota di ricerca a tutte le Forze di Polizia disponendo al contempo controlli e servizi mirati nei punti strategici della città, che potevano essere frequentati dalla donna che però dopo poco, a seguito di intensa attività investigativa veniva rintracciata e tratta in arresto per il reato di evasione.
Certo è che l’evasa, anche in altre circostanze, aveva dimostrato di non rispettare con la misura afflittiva a cui era stata sottoposta dall’Autorità Giudiziaria determinando numerosi interventi delle Forze di Polizia presso il proprio domicilio.
L’Autorità Giudiziaria, a seguito di quanto emerso, convalidava il capo d’imputazione e disponeva il ripristino della misura cautelare.