COMUNICATO STAMPA
“Apprendiamo senza sorpresa la decisione della Giunta comunale dell’Aquila di dedicare, nei pressi del Liceo Classico cittadino, una targa al militante di estrema destra Sergio Ramelli, una delle vittime degli anni 70, quando la strategia della tensione e del golpe cercava di battere il grande protagonismo popolare”.
È quanto si legge in una nota della segreteria di Federazione del Partito della Rifondazione dell’Aquila, che aggiunge: “Non ci stupisce la decisione di un’amministrazione che non ha ritenuto, nel corso di quasi due consigliature, di provvedere riapposizione della targa per Antonio Gramsci né a ricordare altre vittime di quel tormentato periodo come Saverio Saltarelli, questi sì giovane studente delle nostre parti, ucciso a 23 anni, ‘mentre lottava contro il fascismo per la democrazia e il socialismo’ come recita la targa apposta a Milano sul luogo dell’uccisione”.
“Lungi dall’iscriverci ad una competizione strumentale su una graduatoria delle vittime di quegli anni, troviamo anche da noi sconcertanti conferme su ‘quelle radici che non gelano’ che Bolognesi ha ricordato nella commemorazione della strage di Bologna e che il Presidente Mattarella ha ripetutamente ricordato”, concludono.