COMUNICATO STAMPA
“Le modifiche strutturali e organizzative dei locali hanno migliorato la fruibilità del servizio che attualmente ha sicuramente standard di efficienza superiori a quelli di molti ospedali italiani”
Lo dichiara il primario del pronto soccorso di L’Aquila, Angelo Flavio Mucciconi, per confutare le critiche della Cisl sul servizio.
“La nuova organizzazione di lavoro”, aggiunge Mucciconi, “introdotta con il nuovo assetto logistico, può essere migliorata con ulteriori accorgimenti come l’implementazione delle indicazioni interne per l’utente e la video sorveglianza ma, al di là di questo, è innegabile che oggi, con la rimodulazione degli spazi, la gestione del servizio sia più efficace. Nel frattempo, peraltro, è stato riparato il sistema dell’aria condizionata che porterà benefici a tutti, personale e utenti, visto il caldo di questi giorni”
“La direzione generale della Asl 1 Abruzzo”, afferma il primario, “ha riorganizzato gli spazi disponibili del pronto soccorso, aggiungendo alla vecchia sala d’attesa una sala d’attesa pre-triage e un locale triage sufficientemente ampio per poter consentire all’infermiere in turno di eseguire gli atti necessari per una valutazione globale del paziente”
“Attribuire ritardi e ulteriori criticità all’attuale disposizione degli spazi è oggettivamente un’affermazione che non risponde al vero cosi come è improprio ricondurre la problematica delle aggressioni del personale e degli infermieri, fenomeno purtroppo comune a tutti i pronto soccorsi italiani, a problemi di logistica.”
“Oltretutto, il numero degli accessi nel nostro servizio è sufficientemente rapportato al numero di medici, infermieri e personale sociosanitario e la gestione dei fenomeni come il boarding, cioè l’attesa del paziente per un posto letto, ha trovato una modalità dignitosa di gestione con l’attivazione dell’holding area e osservazione in un open space dedicato”
“Nessuno crede che le soluzioni adottate siano quelle del pronto soccorso ideale, che potrebbe nascere solo se potessimo ristrutturare e riprogettare ogni spazio, ma la sistematica critica sulla stampa ottiene unicamente l’esasperazione di ogni forma, reale o percepita, di inadeguatezza dei servizi sanitari”
“L’auspicio”, conclude Mucciconi, “è che si possa provare a migliorare la situazione in uno spirito di collaborazione e reciproca disponibilità”