“La prevista seduta della III Commissione di questa mattina è saltata a causa della mancanza di responsabilità da parte della maggioranza di garantire il regolare svolgimento delle attività del Consiglio comunale”.
Lo affermano, in una nota congiunta, tutti i gruppi di opposizione in Consiglio comunale (Pd, Il Passo Possibile, L’Aquila Coraggiosa, L’Aquila Nuova, Azione con Calenda, 99 L’Aquila).
“In Commissione non si sono presentati né il Dirigente competente che era persino presente all’interno del palazzo e la cui presenza, da regolamento, è necessaria, né l’Assessore di riferimento con il conseguente slittamento sia dei lavori dell’organismo consiliare sia del dibattito in aula su diritti dei cittadini, italiani e aquilani, che oggi non sono garantiti. Le spaccature, le contraddizioni e le incomprensioni interne al centrodestra, i cui rappresentanti sono interessati più al post Biondi che all’amministrazione della città, penalizzano e paralizzano i lavori consiliari e l’intera comunità e restituiscono un’immagine di scarsa serietà del ruolo e del lavoro che si è chiamati a svolgere”.
“All’ordine del giorno c’era il DDL Zan – il disegno di legge accantonato dal Senato che punta ad estendere la legge Mancino ai reati di omofobia, transfobia, misoginia e abilismo contro – e una serie di audizioni, tra cui quella della professoressa Maria Vittoria Isidoris, del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli studi dell’Aquila, dell’ex parlamentare e relatore del DDL Zan Angelo Schillaci e del presidente di Arcigay nazionale Gabriele Piazzoni. Un’attività propedeutica alla discussione, nel Consiglio comunale del prossimo 17 dicembre, dell’ordine del giorno presentato della consigliera Simona Giannangeli con cui si chiede l’impegno del Sindaco e dell’Amministrazione a sollecitare Governo e Parlamento affinché il Legislatore torni ad occuparsi dei diritti di chi nel nostro Paese è discriminato per il suo orientamento sessuale o a causa di una disabilità”.
Comunicato stampa