La scorsa notte, il personale della Squadra Volanti, ha tratto in arresto un giovane albanese T. A. di 25 anni.
Il giovane si è reso responsabile di detenzione e spaccio di cocaina e detenzione di armi.
Poco dopo la mezzanotte, infatti, gli agenti dell’U.P.G.S.P. impegnati in un servizio di prevenzione e controllo del territorio transitando nei pressi del locale cimitero, notavano una Opel Corsa accostata al ciglio della strada ed un giovane di fianco all’auto che interloquiva con il conducente e contemporaneamente ritraeva il braccio occultato qualcosa nella tasca. Intuendo ciò che stava accadendo la volante si è avvicinata ai due sospetti che si sono dati alla fuga ed il conducente dell’auto si è allontanato a forte velocità nel tentativo di far perdere le proprie tracce.
Raggiunto dopo un concitato inseguimento lungo le vie cittadine l’auto è stata sottoposta ad un accurato controllo nel corso del quale è stato rinvenuto un coltello di grosse dimensioni e, occultati tra la leva del cambio e nella luce di cortesia del mezzo nove dosi di cocaina.
Gli agenti hanno perquisito contestualmente l’abitazione del cittadino albanese rinvenendo altra sostanza stupefacente, confezionata in involucri simili a quelli trovati nell’auto, 605 euro in contanti dei quali T A non sapeva giustificarne la provenienza e materiale utilizzato per il taglio ed il confezionamento della droga.
La particolare abilità del fermato nel ricavare nascondigli all’interno dell’auto per l’occultamento ed il trasporto degli stupefacenti hanno permesso agli operanti, così come previsto dalla legge, di procedere al sequestro della Opel Corsa.
“Quest’ultimo arresto, che segue quelli avvenuti nel capoluogo di altri cinque giovani albanesi, sempre per spaccio di stupefacenti effettuati dalla Squadra Mobile della Questura dell’Aquila, denota il costante e crescente impegno non solo della Polizia di Stato ma anche di tutte le altre Forze di Polizia volte a contrastare congiuntamente questo increscioso fenomeno che rappresenta senza dubbio una costante priorità come dimostrato dai recenti risultati ottenuti che non devono però far abbassare la guardia, anche perché vengono sempre più spesso coinvolti giovani, anche minorenni, nel vortice di questa piaga sociale”.