La consapevolezza alla base delle strategie per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, da questo assunto il Comune dell’Aquila, con l’Assessorato all’Ambiente guidato da Fabrizio Taranta sta portando avanti piani e azioni, in sinergia con Comunità Europea, Ministero dell’Ambiente e Regione Abruzzo a tutela del territorio aquilano e dei suoi cittadini. Un percorso che va dal globale al locale per contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici sui due fronti della mitigazione e adattamento. “Spesso – sottolinea l’assessore Taranta – il discorso sul clima si incentra su macrotemi e su eventi centrali a livello internazionale, come COP, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Bisognerebbe, tuttavia, tentare di invertire la tendenza ad un sentire comune che vede il clima come un ‘problema’ esclusivo delle istituzioni, poiché ogni singolo comportamento del cittadino, ripetuto tante volte per tutti gli abitanti della terra, ha la sua importanza ed ha, quindi, il suo impatto sull’ambiente”.
Da qui, innanzitutto, le attività di informazione e sensibilizzazione che hanno trovato un punto di concretezza in ClimAquila, l’importante convegno che si è svolto il 19 gennaio scorso all’Auditorium del Parco. “Occorre più consapevolezza” sottolinea l’assessore Taranta. “Maggiore sarà la conoscenza, più semplice sarà adottare le cosiddette buone pratiche“. Per questo il Comune ha avviato un’indagine per sondare la percezione degli aquilani sui cambiamenti climatici. Per partecipare all’iniziativa, seguire il seguente link: https://docs.google.com/forms/d/1CpAI96W583oOioc0D-NRU8gVnfLzXpvY_veTdwwZ5Ks/viewform?edit_requested=true#settings
Si tratta della prima di una serie di iniziative che hanno proprio lo scopo di ampliare la partecipazione alle buone pratiche relative a mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
Dal canto suo, il Comune dell’Aquila ha avviato da tempo tutta una serie di iniziative, a cominciare da quelle che hanno trovato il sostegno della Comunità europea, a partire dalla Missione delle città resilienti ai cambiamenti climatici entro il 2030: “Tra 215 enti in tutta la Comunità europea – spiega l’assessore all’Ambiente – in 5 sono stati ammessi in Italia, di cui solo due città: L’Aquila e Genova. Noi siamo stati anche ammessi al gemellaggio con la città norvegese di Drammen; questo collegamento ci consentirà di acquisire buone pratiche e aver a disposizione le competenze migliori, per mettere in pratica quelle iniziative previste dai fondi europei”.
Dal globale al locale, il Comune dell’Aquila ha ottenuto anche fondi del Ministero dell’Interno per affrontare il rischio idrogeologico: “Eventi climatici sempre più estremi – evidenzia l’assessore Taranta – hanno creato emergenze in diverse regioni d’Italia, purtroppo causando anche vittime; manutenere e curare il territorio è quindi utile anche a ridurre gli effetti di questi eventi estremi. Con i fondi del Ministero dell’Interno abbiamo realizzato sette progetti, di cui due già in esecuzione: quelli sulla scarpata di via della polveriera e del Circolo tennis. Gli altri cinque sono legati, ad esempio, alla zona incendiata di Arischia, alla zona di Pettino e Cansatessa, al Fosso di San Giuliano”.
Comune impegnato anche al contrasto alle isole di calore che possono formarsi nei centri urbani: “Grazie a un finanziamento di 640mila euro di quello che era il Ministero della Transizione ecologica, oggi tornato Ministero dell’Ambiente, abbiamo individuato una strategia per la città, pensando a interventi concreti come quello relativo alla forestazione della zona Pile che ci permetterà di assorbire anidride carbonica e le emissioni climalteranti, attutendo così gli effetti delle isole di calore in quella zona”.
Poi c’è il tema della biodiversità, su cui pure l’amministrazione comunale si sta impegnando: “Abbiamo un patrimonio ambientale di livello elevato che va tutelato; abbiamo realizzato un parco, un’isola impollinatori, a tutela soprattutto delle api, particolarmente colpite dai cambiamenti climatici. Abbiamo anche ottenuto finanziamenti da parte della Regione Abruzzo per un piano forestale di indirizzo territoriale, il primo piano sperimentale della nostra regione, che ci consentirà di realizzare una sorta di piano regolatore delle aree forestate”.
Non ultimo di importanza, il Contratto di fiume che coinvolge 28 comuni: “Abbiamo realizzato un piano strategico che ci permetterà intervenire con un finanziamento iniziale da parte della Regione Abruzzo di 1 milione e 400mila euro per andare a risolvere alcuni problemi legati all’Aterno, dalla ripulitura di molti tratti, alla ricostituzione degli argini, laddove si renda necessario necessario”.
“Adesso – conclude l’assessore – si aprirà una nuova fase, quella in cui si lavorerà soprattutto per sensibilizzare la popolazione affinché si mettano in pratica comportamenti quotidiani più attenti all’ambiente. Deve esserci più consapevolezza. Maggiore sarà la conoscenza sul tema, più semplice sarà adottare le cosiddette buone pratiche”.
Comunicato stampa