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L’Aquila verso le amministrative 2022

Biondi-Di Benedetto pronti a siglare "Patto della Subequana"? Rientrata la crisi si guarda già alle amministrative e si lavora a possibili alleanze

Con la restituzione delle deleghe agli assessori della Lega e la conseguente ricomposizione della Giunta da parte del sindaco Biondi – citando Leopardi – “Passata è la tempesta”.

Almeno per il momento.

Se da un lato, infatti, la crisi di maggioranza al Comune dell’Aquila sembra essere rientrata – anche se non è dato conoscere il modo in cui è stata sanata la profonda spaccatura in seno al centrodestra – dall’altro si affilano già le armi in vista delle prossime amministrative.

Si rincorrono le voci su una possibile ricandidatura dell’attuale sindaco Pierluigi Biondi.

Alla base di questa ipotesi c’è la nota firmata da tutte le forze di centrodestra che parla di una “ritrovata unità d’intenti della coalizione” – il mantra degli ultimi anni – “anche in vista delle Amministrative del 2022 con Biondi, in cui si intende proseguire con i risultati positivi ottenuti sia alle Politiche del 2018, dove il centrodestra ha prevalso sul Pd e sui Cinque Stelle, sia alle Regionali dello scorso anno”.

Uno scatto in avanti per una possibile ricandidatura? Forse.

Ogni ipotesi però – è bene precisarlo – resta aperta, compresa quella di una possibile alleanza Biondi-Di Benedetto, sempre più quotata.

I due sarebbero pronti, stando ai rumors, a siglare quello che potrebbe essere soprannominato il “Patto della Subequana” – facendo riferimento ai luoghi di origine dei due attori principali – che sancirebbe l’unione tra l’ala “biondiana” del centrodestra e la sfera più moderata del centrosinistra, l’area cioè guidata da Di Benedetto.

Non sarebbe escluso, in questo caso, che venga deciso di scendere in campo senza i simboli di partito.

A un anno e mezzo dalle prossime elezioni comunali, non ci si può che muovere sul piano delle ipotesi, poiché nulla è stato ancora deciso.

Proprio in virtù di ciò, non è passata inosservata la nota de Il Passo Possibile e del leader del gruppo, Americo Di Benedetto, già candidato sindaco sconfitto proprio dall’attuale primo cittadino al ballottaggio del giugno 2017.

Più volte è stata evidenziata una possibile vicinanza tra Biondi e Di Benedetto, considerato l’esponente più moderato dell’opposizione, tanto da tendere la mano al sindaco in più occasioni.

Al grido di “un’opposizione responsabile e costruttiva”, quello che emerge è che Di Benedetto è sempre più vicino al primo cittadino.

Apprezzato da più parti per il suo aplomb e il suo atteggiamento pacato, anche nei suoi interventi dagli scranni dell’opposizione – sia in Regione che nell’assise comunale – Di Benedetto nel comunicato inviato ieri mattina alle redazioni utilizza un tenore “inusuale”.

Parla della possibile ricandidatura di Biondi con il centrodestra come di un “paradosso”.

“Prima lo si sfiducia e, a distanza di un anno, nulla essendo cambiato da allora, né nel merito, men che meno nelle persone artefici di quel de-merito, lo si ricandida (o almeno così si vuol fare apparire) surreale! Surreale, davvero!”, tuona riferendosi alla Lega e in particolare al capogruppo del Carroccio Francesco De Santis, che in Consiglio comunale aveva dichiarato di vergognarsi di far parte dell’amministrazione targata Biondi.

“Ad oggi non è più possibile galleggiare e portare avanti la Città con pressappochismo e scarsa sensibilità, motivo per cui ribadiamo una forte disapprovazione dell’attività e del modus operandi dell’attuale amministrazione comunale che, rincorrendo unicamente la soluzione politica delle beghe interne, di fatto paralizza da mesi l’attività amministrativa”, aggiunge il gruppo de Il Passo Possibile.

Parole che sembrerebbero sottolineare un forte disaccordo con una ricandidatura di Biondi non tanto in senso assoluto – il sindaco non viene mai attaccato – quanto per il fatto che si parli di una ricandidatura con il centrodestra unito.

E mentre già si vociferano possibili alleanze in vista delle amministrative, iniziano a delinearsi i primi scenari.

Dagli ambienti di centrodestra emerge ancora un clima di tensione – nonostante “la ritrovata unità d’intenti” – e la Lega, primo partito nella scorsa tornata elettorale, “rea” di aver aperto la crisi, potrebbe decidere di correre da sola qualora non si arrivasse ad un accordo di tutte le forze sul nome del candidato o della candidata alla poltrona di sindaco, rigorosamente del Carroccio.

Del resto, che l’attuale deputato della Lega Luigi D’Eramo, avesse uno sguardo rivolto alle Amministrative 2022, lo ha dimostrato già nel 2012, quando era capolista della lista “Prospettiva 2022”, “Quando il destino è nel nome! – si potrebbe dire -: Nomen omen!”.

L’allora segretario regionale della Destra, lanciando la formazione civica scesa in campo a sostegno del candidato sindaco Giorgio De Matteis, potrebbe aver posto le basi “a lungo termine” per una candidatura.

Una ipotesi che porterebbe Biondi – sempre presupponendo “a monte” una ricandidatura – a guardare più lontano in cerca di una riconferma a Palazzo Fibbioni.

Un appoggio dunque potrebbe arrivare proprio da Il Passo Possibile.

Tesi che troverebbe un fondamento – tra le altre cose – nelle stesse parole utilizzate da Di Benedetto in occasione della mancata vittoria dell’Aquila a Capitale Italiana della Cultura 2022.

“L’Aquila, presto tornerai a guardare il mondo dalla prua. Non desistere!”.

Una frase, lanciata sui social quasi “en passant”, ma che negli ambienti politici è stata letta dai più come un messaggio in vista delle prossime elezioni.

Tanti, infine, altri nomi di possibili candidati sindaco che potrebbero guidare le coalizioni di centrodestra e di centrosinistra, ma tra profili già noti e qualche volto nuovo, nessun nome sembra davvero “papabile”.

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Redazione IMN