“Il piano annuale e pluriennale per il completamento degli interventi sull’edilizia scolastica potrà essere portato a termine. È una giornata straordinaria per la nostra città”.
È il commento del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, al via libera giunto nel corso della seduta di ieri del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) al finanziamento da 33,3 milioni previsto nell’ambito del piano “Addendum al secondo piano annuale di ricostruzione del patrimonio pubblico, settore I ‘Istruzione primaria e secondaria’, edifici scolastici della città dell’Aquila e delle aree colpite dal sisma del 6 aprile 2009″ con cui sarà possibile per l’amministrazione programmare interventi previsti su diversi istituti scolastici della città e nelle frazioni: Giovanni XXIII, Pianola, Paganica, Sassa e il nuovo polo di Collemaggio, per il quale l’interlocuzione con il ministero della Cultura per conciliare il pregio dell’area con le necessità degli studenti è in atto.
“È stato raggiunto un risultato importante al termine di un lavoro costante – aggiunge Biondi – fatto di riunioni a Roma, videoconferenze e interlocuzioni che hanno visto i nostri uffici interfacciarsi e confrontarsi con quelli del ministero dell’Istruzione e del Merito, del Dipartimento per la Programmazione economica della Presidenza del Consiglio dei ministri, della Ragioneria generale dello Stato, della Struttura di missione per il sisma 2009, degli Uffici speciali per la ricostruzione dell’Aquila (Usra) e del cratere (Usrc), con il coordinamento assicurato dal ministero per la Protezione civile e le Politiche del mare”.
“Il mio ringraziamento va a quanti, in silenzio e con grande spirito di abnegazione e sacrificio, hanno contribuito al conseguimento di questo obiettivo: dai dirigenti ai funzionari del nostro Comune, a quelli delle strutture tecniche ministeriali con cui è stato possibile dialogare in maniera costruttiva per far comprendere le esigenze di questa terra, al ministro Musumeci per la sensibilità mostrata nei confronti delle nostre istanze e al governo Meloni, che, finalmente, dopo tre anni di appelli andati a vuoto, ha dato una risposta concreta al territorio”.