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“Lasciata a casa” perché incinta: bufera sulla Asl 1

Avvocato Braghini: "Giudice ci ha dato ragione, per lei la fine di un incubo"

La Asl L’Aquila-Avezzano-Sulmona è stata condannata dal giudice del lavoro Antonio Stanislao Fiduccia per discriminazione ai danni di una assistente sociale alla quale non è stato rinnovato il contratto perché incinta.

La sentenza ha condannato l’azienda sanitaria locale a riassumere con proroga del contratto la dipendente marsicana.

Il responsabile dell’Unità operativa semplice dipartimentale del consultorio Area Marsica, Domenico Parise, aveva chiesto ai vertici della Asl la proroga per due assistenti sociali dei consultori della provincia dell’Aquila di Tagliacozzo e di Civitella Roveto.

Per la donna, però, in servizio a Civitella è arrivato “un perentorio no”, come spiega il suo avvocato Salvatore Braghini.

La sentenza del giudice per la donna rappresenta “la fine di un incubo”.

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